Damiano resta Sindaco !

DSC00671Non va a casa nessuno, anzi va a casa solo La Pica, ma solo perché, come annunciato già in precedenza, qualunque fosse stato l’esito si sarebbe dimesso da consigliere comunale. Da uno scranno di “ potere” che lo ha visto presente per tanti anni. Chi scrive queste note è lontano anni luce dalla sue idee, ma gli riconosce coerenza. La stessa con la quale ha motivato il suo SI alla sfiducia al Sindaco Damiano: “ ho firmato la mozione ma non mi riconosco in nulla in quello che c’è scritto” e, con gesto simbolico, l’ha stracciata. Certo, scena per giornalisti e telecamere.

Ma cosa è stato ieri il consiglio comunale ? Un grande set dove si girava l’ennesima puntata dello show dell’ex Sindaco Fazio e dei suoi amici che dovevano togliersi qualche sassolino ( anzi, massi) nei confronti della “persona” Damiano che loro stessi avevano voluto a Sindaco della città. La città, appunto, i cittadini  erano, ieri, solo un pretesto, un oggetto strumentale da usare per la loro guerra. La guerra a Damiano, come quella guerra che lo stesso Fazio aveva dichiarato, in periodo elettorale, ad una parte della città, soprattutto a quei dipendenti comunali (tanti) che non avevano “obbedito” ai suoi diktat preferendo altri candidati. Finalmente lo ha chiarito lo stesso Damiano in pieno consiglio comunale, confermando ufficialmente quanto si conosceva da tempo: “all’indomani della mia elezione mi ha chiesto di essere nominato Vice Sindaco e assessore perché doveva togliersi qualche sassolino dalle scarpe”. Una dichiarazione di gravità inaudita che la dice lunga su quali erano e sono gli interessi di certi “politici” ( pardon, quel personaggio che oggi accusa Damiano di non essere un politico è lo stesso che per 10 anni si era messo il fiore all’occhiello e si vantava  di non essere un politico). Il consiglio comunale è stato tutto su questo scontro Fazio-Damiano. Fazio gliele ha cantate tutte : cose note, qualche esagerazione, ma stava nelle cose. Stava nelle cose anche il modo come le ha presentate e come si è rivolto a Damiano appellandolo come “costui, individuo etc”, mai appellandolo come signore o Sindaco. Ma ci stava, è il suo naturale copione ! E’ opinione di chi scrive che il giudizio sull’amministrazione Damiano non può certo esprimersi in termini positivi, tutt’altro. Ma anche qui siamo nella norma di questa povera città da circa 20 anni.

Quello che non era nel copione è stata la controffensiva di Damiano. Non solo si è difeso, ma è andato all’attacco. Di chi ? Ma ovviamente di Fazio, mettendo sotto accusa i dieci anni e sei mesi della gestione Fazio, dicendosi pronto a mostrare le carte comprovanti le sue affermazioni. Insomma, ribaltando l’accusa a chi gli ha, avrebbe, lasciato un comune in braghe di tela e difendendo, di contro,  il suo operato. Anche quì qualche esagerazione in positivo e qualche dimenticanza. Ma ripeto : era il copione.

Sui comprimari di questo spettacolo sarebbe meglio stendere un velo pietoso, con poche, pochissime eccezioni che, per fortuna, ci sono ancora in questo consiglio comunale. Un’ ultima osservazione: era stata preannunziata una manifestazione di massa, addirittura un corteo di appoggio alla richiesta delle dimissioni. Insomma, la mobilitazione dei cittadini chiamati da una serie di associazioni sorte come funghi. Chi li ha visti? Ma anche questo faceva parte del copione sul set di questa povera città !!!

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