Sempre più spesso si ricorre agli stalli blu. Miopia politica?

Per far fronte a problemi o solo per rimpinguare le casse comunali, anche a Trapani ed Erice si ricorre sempre più spesso agli stalli blu. C’è chi è a favore e chi è contro, chi difende la scelta delle amministrazioni e chi lancia petizioni per far compiere un passo indietro su scelte fatte forse con troppa fretta. Tra i protagonisti di questa “battaglia” c’è il Comitato Cittadini per Erice, che insieme al Comitato spontaneo #NoaumentostriscebluErice precisa di non essersi mai posto contro gli “stalli a pagamento”, ma «contro l’aumento ritenuto eccessivo in un territorio di appena 47 chilometri quadrati. Quasi 3 mila stalli, tanto quanto Trapani che ha un’estensione territoriale 5 volte più grande e con il doppio di popolazione rispetto ad Erice. Il tutto lascia presagire, che gli ulteriori stalli previsti dal nuovo “Piano parcheggi” potrebbero non essere regolari, come molti degli attuali da noi più volte segnalati in tutte le zone in cui sono attualmente operativi».
Dal Comitato, inoltre, pensano che «il continuo ricorso agli “Stalli blu” dimostra l’assoluta miopia di certa politica che ci amministra in maniera disordinata e senza passione per il territorio e per il futuro dello stesso». Tra le priorità figurerebbero un “Piano del traffico” per incentivare la mobilità sostenibile, una campagna all’utilizzo del mezzo pubblico, la creazione di ZTL.
«Non si possono mettere cartelli di prescrizione a 30 Km/h a casaccio – concludono dal Comitato –, non si può non avere spazi adeguati per i pedoni e per le biciclette, non si può stare zitti se ATM (Azienda di trasporto pubblico che serve i territori di Erice e Trapani) con il nuovo piano di esercizio tagli decine di migliaia di KM per il 2015/2016 e poi blaterare sul parcheggio di Piazza Vittorio e annessi abusivi».