Tranchida: «La disonestà intellettuale e politica del consigliere nacci»
Il sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, a distanza di due settimane ha voluto rispondere punto su punto al duro comunicato stampa del consigliere comunale Luigi Nacci.
«Posso comprendere la contrapposizione politica “dura e senza sconti” ma la disonestà intellettuale che ispira il consigliere Nacci, in “corsa” per l’ennesima – ..ma inutile … poiché non lo candideranno mai… – autocandidatura a Sindaco, la dice lunga sui “pericoli” che la comunità di Erice dovrebbe temere da un rappresentante manifestatamente bugiardo, nella migliore delle ipotesi, oltre che assai limitato sul piano amministrativo, come di già sperimentato in passato ante 2007». Comincia così la nota di risposta del primo cittadino, prima di entrare «al merito delle falsità, bugie e strumentalizzazioni di cui è farcito il comunicato stampa PSI/NACCI»
NACCI: Nei giorni scorsi, con un comunicato stampa, evidenziai che il Tribunale di Trapani aveva dato ragione al Consorzio Universitario e che il Comune di Erice doveva”scucire” 103.000 eruro + spese varie in quanto nel 2012 la maggioranza di Tranchida aveva approvato la riduzione del contributo da 100.000 euro a 5.000 euro; Tranchida ha annunciato, come previsto dal sottoscritto, appello che, a mio parere, non darà l’esito sperato e si spenderanno soldi inutili per i legali.
TRANCHIDA: .…porti pazienza Nacci e vedremo se l’appello confermerà tale sentenza …che dovrebbe, nei fatti, condannare i cittadini di Erice a pagare nei secoli oltre 100.000 € l’anno delle proprie tasse – peraltro per sostenere la formazione universitaria di competenza statale e regionale ma non comunale -, mentre gli altri comuni non pagano e alcuni pagano fesserie rispetto ai “vantaggi” per i propri e più numerosi cittadini studenti frequentanti.
NACCI: E’ di questi giorni la notizia, celata artatamente per molto tempo (comunicazione della Regione in data 21/10/2014), che l’Assessorato Regionale ha revocato il finanziamento per il famoso Campus Universitario alle spalle dell’Università’ dove si prevedeva, con la partecipazione di privati, la costruzione di edifici per gli studenti (circa 4 milioni di euro).
TRANCHIDA: nessun artato occultamento! financo basti vedere la delibera di giunta n’ 32 del 26.02.2015, online e da sempre sul sito del comune, d’incarico all’avv. Giovanni Ciaravino TP, per presentare il ricorso straordinario – pendente – al Presidente della Regione avverso la revoca del finanziamento in esame, per la “semplice” motivazione che il ritardo (*) di seguito lamentato, e’ da ricondursi a responsabilità della medesima Regione, rea di non aver assicurato nei tempi normati l’approvazione della variante di zonizzazione (poi favorevolmente esitata, ma solo in data 22.04.2015).
NACCI: La problematica sta che il comune ha presentato documentazione non completa e in ritardo con un indice di edificabilità’ di 4,5, mentre la legge prevede che entro 500 metri dalla battigia si possono costruire edifici con un indice di 0,75. L’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente riconosce la compatibilità’ della destinazione urbanistica, ma pone una limitazione di 0,75, come citato prima. A mio parere il comune di Erice , in accordo con privati vorrebbe costruire palazzine di 4-5 piani con l’indice richiesto di 4,5. Ma come si può’ pretendere di cementificare la zona con palazzi di 5 piani vicino il mare? Qualche dubbio potrebbe sorgere.
TRANCHIDA: … stranisce che il Consigliere Nacci si ponga solo oggi (!?!) l’interrogativo pseudo ambientalista per meglio urbanizzare l’area degradata ed in larga parte di privati, retrostante(!), tra via Giuseppe Garaffa e via dei Pescatori, il complesso del Polo Universitario ed il Teatro Tito Marrone (…costituiti da ben più “alti e corposi…” immobili) …paradossalmente dopo aver lo stesso Nacci votato e approvato (!!!) con delibera consiliare n°17 del 8.02.2013 l’adozione della variante (tavola allegata) relativa alla medesima opera (assenti consiglieri alastra e maltese, pantaleo abbandona l’aula e non vota). Ma v’è di più: successivamente il consiglio comunale con delibera n. 95 del 2.12.2014 all’unanimità dei presenti (assenti consiglieri Maltese, Marino, Mazzeo, Nacci, Vassallo e Pantaleo), vota financo le controdeduzioni con la richiesta di deroga (e dunque per la conferma dell’odierna progettualità) al contestato voto della CRU.
NACCI: La Regione comunica inoltre che per alcuni interventi pubblici o ad uso pubblico, il Consiglio Comunale puo’ richiedere la deroga; e infatti perverrà in consiglio la un atto deliberativo dove si chiederebbe una deroga all’Assessorato Territorio ed Ambiente. Ma mi sembra molto difficile che la Regione , dopo averlo revocato, accetti di rifinanziare il progetto con indice di 4,5. Ma la questione e’ che Il Sindaco continua a contraddirsi, in quanto non vuol dare il contributo pattuito al Consorzio Universitario, ma poi richiede un finanziamento alla Regione per la costruzione di edifici per studenti in accordo con privati; la sua grande incoerenza e’ sotto gli occhi di tutti, ma ciò che mi sorprende di più’ e’ che i suoi consiglieri “proni tranchidini, continuano a seguirlo in problematiche quanto mai assurde, anche se devo ammettere che qualche consigliere ha preso le distanze e non voterà’ l’atto deliberativo (ad esempio il Presidente del Consiglio) come ha fatto la prima volta con la riduzione del contributo.
TRANCHIDA: …nessuna incoerenza, diversamente, coerente strategica visione per il rilancio “specialistico” del Polo Universitario (…ambizione diffusa e datata per la candidatura trapanese a 5° ateneo siciliano) con infrastrutture e servizi (alloggi, mense, palestra, etc..) in favore degli studenti che auspichiamo provengano anche da altre città per formarsi in discipline che favoriscano loro anche una reale prospettiva occupazionale. Tanto e diversamente dal “mantenere” una salata e costosa periferica gestione professorale palermocentrica.
NACCI: Noi del PSI ci opporremo e daremo battaglia in Consiglio.
TRANCHIDA: … sarebbe invero auspicabile, e in primis da parte delle forze politiche di governo, cambiare verso (!), anche in quel di regionale, magari puntando sulla folta pattuglia di deputati trapanesi per inaugurare a Trapani, ponte interculturale sul mediterraneo, quello che storicamente ha rappresentato e che necessariamente dovrebbe “naturalmente” avvenire nello scenario espansionistico e socio-economico europeo post rimandata apertura area di libero scambio …ma temo che Nacci dovrebbe ritornare molto a studiare, magari in serale… ebbene, la città di Erice oggi garantisce anche tale servizio!
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