Due arresti a Campobello di Mazara: clonavano carte di credito
Giovedì scorso, i carabinieri di Campobello di Mazara hanno arrestato due cittadini rumeni, entrambi residenti a Marsala, per “indebito utilizzo di carte di pagamento in concorso continuato”.
Gli arrestati sono Marian Danut Florin, di trentasei anni e Munteanu Constantin Catalin, di trentacinque anni.
L’operazione è scattata in seguito a una segnalazione del Nucleo Antifalsificazione Monetaria Carabinieri di Roma, alle prime luci del mattino, presso il distributore Q8 di via Vittorio Emanuele III.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, i due sarebbero giunti intorno alle cinque del mattino
a bordo di una vettura con targa rumena e di un furgone cabinato. A quel punto avrebbero inserito inserivano delle tessere magnetiche all’interno della colonnina di pagamento self service e, una volta abilitato il pagamento, avrebbero cominciato a riempire un bidone di acciaio situato dentro al furgone. I militari dell’Arma, appostatisi nei pressi del distributore, a quel punto sono usciti allo scoperto per bloccare i due. Le carte sono risultate di provenienza sconosciuta, mentre i soggetti sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare.
Sono stati trovati e sequestrati 5 bidoni in lamiera della capacità di 200 litri e una tanica di plastica della capacità di mille litri, posti all’interno del furgone cabinato; 195 litri di gasolio, prelevato e già all’interno del fusto di acciaio; 1.840 euro, in possesso del Marian; undici tessere magnetiche Payback Esso, con relativi codici pin; due)tessere magnetiche Auchan, anche in questo caso con relativi codici pin; due scontrini attestanti pregressi prelievi di carburante per circa mille litri di carburante.
Durante l’attività di perquisizione, i due rumeni avrebbero ammesso che le carte rinvenute nella loro disponibilità fossero clonate. “Le tessere fungevano da supporto fisico e sulle stesse venivano caricati dati clonati di qualsiasi carta di pagamento”, si legge in una nota. Inoltre, ai soggetti fermati è stato attribuito anche il prelievo di carburante del giorno prima, accertato attraverso le telecamere e gli scontrini da poco rinvenuti.
I due sono stati arrestati e posti la sera stessa agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, avvenuta il giorno 13 febbraio presso il Tribunale di Marsala, che ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare dell’obbligo di dimora.