Richiesta di riperimetrazione zone di riserva dell’Area Marina Protetta isole Egadi.

Si è riunita ieri, in data 25.02.2016, la commissione consiliare AMP Isole Egadi del Comune di Favignana alla presenza dei consiglieri componenti (Rallo, Spataro, Crimaudo, Sardella), del Presidente dell’AMP, Sindaco Giuseppe Pagoto, del direttore della riserva marina Stefano Donati. Presenti anche gli assessori Bevilacqua  Montoleone, e consigliere Di Via.

In sede di commissione si è discusso ampiamente del punto all’odg relativo alla proposta di modifiche al disciplinare di attuazione del regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’Area Marina Protetta isole Egadi. Proposta illustrata nei suoi punti dal direttore Donati. In sede di discussione, dopo vari interventi e proposte degli altri miei colleghi consiglieri, mi preme portare a conoscenza il clima costruttivo e positivo durante la commissione, nell’ambito del quale ho ritenuto fosse arrivato il momento di porre una delicata questione: quella di cominciare a renderci conto che i tempi sono ormai maturi per trovare un sano equilibrio che possa coniugare l’esigenza di continuare ad occuparsi della  “ salvaguardia del mare “ e quella di sostenere il comparto ittico, e le esigenze dei pescatori.  E quale potrebbe essere la strada giusta da seguire?

cettina spataroLa mia proposta è stata quella di cominciare ad affrontare seriamente il tema della riperimetrazione dell’aera marina protetta Isole Egadi (commenta Cettina Spataro), essendo già trascorsi più di 20 anni dalla data della sua istituzione. Ovviamente per fare ciò occorre un supporto scientifico che potrebbe essere fornito dall’ISPRA ( ad esempio) e una concertazione con i portatori di interesse del territorio ( cittadini, associazioni di pesca, operatori turistici ecc). I benefici che si potrebbero ottenere sono tanti, quali ad esempio si potrebbero ottenere maggiori aree di pesca per lo strascico e la circuizione, al di fuori della batimetrica di 50 mt ( e comunque mai sotto costa). Zone in cui attualmente è vietato in quanto ricomprese nelle aree B o C.

Questo darebbe una boccata d’ossigeno ad un settore, quale quello della pesca, aggredito da anni da politiche comunitarie volte alla drastica riduzione ( se non scomparsa ) del comparto stesso, correndo noi il rischio di ritrovare nelle nostre tavole, pescato proveniente da chissà quali mari.

Ho registrato ampia disponibilità, condivisione ed apertura da parte del Sindaco, del Direttore e degli stessi colleghi consiglieri, che mi hanno fatto presente che esiste una bozza di riperimetrazione formulata dalla passata amministrazione, che potrà essere tirata fuori, discussa , valutando serenamente quale sia la nuova strada giusta da percorrere e gli eventuali suggerimenti o modifiche da apportare laddove necessario.

 

 

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