Colombaia: dubbi e prospettive

La Colombaia in un documento della Biblioteca Riccardiana di Firenze
La Colombaia in un documento della Biblioteca Riccardiana di Firenze

Al monumento più antico di Trapani, la Colombaia, può succeder qualcosa di nuovo. La scorsa settimana la Regione Siciliana nel contesto dell’approvazione della Legge Finanziaria, ha reso esecutiva la delibera n. 318 del 21 dicembre 2015, dove agli articoli 35 e 36 si leggono le disposizioni in materia di demanio pubblico. Pur mantenendo la proprietà delle spiagge e dei manufatti la Regione affida i beni del Demanio Marittimo ai Comuni.
Cosa cambia? Tutto, anche se si dovranno aspettare i tempi elefantiaci della Regione. Sarà quindi il Comune di competenza a dare le concessioni delle spiagge, che potranno essere anche fisse, visto che la durata massima dell’affido è di 50 anni. E saranno sempre i Comuni ad affidare a privati o ad associazioni private i monumenti tipo la Colombaia. Sicuramente può essere un bene perché si salva dal dimenticatoio uno dei monumenti siciliani più belli e più antichi, in quando chi avrà affidato il maniero potrà effettuare dei restauri migliorativi. Quello che però si chiede il Presidente dell’Associazione Salviamo la Colombaia, Luigi Bruno, è cosa diventerà il Castello. Verranno aperti bar, ristoranti, pub, e chi più ne ha più ne metta? Pensando in positivo e usando la fantasia (sic!) potremmo finalmente avere un ponte mobile e una società che faccia visitare il nostro Castello di mare, mettendo anche un cicerone edotto sulla storia del castello, oppure dotare i visitatori di eventuali mp3 esplicativi, o ancora un museo della marina e un acquario che tanto mancano alla città di Trapani.
In positivo si può immaginare tanto, ma in negativo? Se la vediamo da questo lato, la cosa potrebbe essere sgradita. Possiamo pensare a delle discoteche a dei ristoranti, e non ci sarebbe nulla di male, ma dotare il Castello solo di sale di divertimento è solo un intervento commerciale. Sarebbe opportuno che ci fossero tutt’e due, cioè il lato culturale e quello commerciale per dare lustro alla città e ai futuri visitatori. Possiamo solo pensare ai turisti che finora hanno visto solo la sua immagine da lontano e che finalmente avrebbero la possibilità di varcare l’uscio. S’intende facendo pagare un giusto biglietto d’ingresso, come si fa in tutte le parti del mondo. Comunque penso sia meglio, prima dell’affidamento, che il sindaco indicesse una riunione di servizio e che si approvasse un regolamento appropriato all’importanza del Monumento stesso.

Alberto Costantino

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