Aveva minacciato l’ex legale: il giudice lo condanna

Nel luglio del 2013 si era presentato presso lo studio del proprio ex legale “offendendo la sua reputazione e minacciandolo di un male ingiusto così da ingenerare un turbamento psichico particolarmente intenso”, il tutto avveniva alla presenza dei colleghi di studio. Per questi fatti l’Avvocato Filippo Spanò sporgeva denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Trapani che, a seguito delle indagini, rinviava a processo dinanzi al Giudice di Pace, sezione penale, A.G. di 41 anni di Marsala, con l’accusa di ingiuria (reato poi depenalizzato dal governo Renzi) e minacce. Il legale pertanto si costituiva Parte civile assistito dall’ Avv. Vincenzo Maltese. Nel corso del processo veniva riscontrata la penale responsabilità dell’imputato sulla scorta delle sommarie informazioni acquisite al fascicolo del dibattimento e delle dichiarazioni della stessa parte civile che confermava i fatti riferiti in querela. Il Giudice di Pace, dott. Giuseppe Migliore, accogliendo le richieste della procura e della parte civile condannava pertanto A.G. alla pena di 40 euro di multa come previsto dall’articolo 612, comma 1 del codice penale, oltre al risarcimento della stessa parte civile quantificate in euro 1.500,00 e al pagamento delle spese legali. Soddisfazione viene espressa dagli avvocati Spanò e Maltese. “Questa azione legale, per evidenti motivi cautelativi, era doverosa a fronte delle intemperanze e delle azioni disvalenti che sempre più spesso,come le cronache raccontano, vengono poste in essere anche contro gli avvocati. Ricordiamo in proposito diversi episodi di danneggiamento accaduti a Trapani nei confronti di colleghi. Non esiste formula alcuna se non quella di denunciare subito, riponendo fiducia nella magistratura e nelle istituzioni, questo si è fatto nel nostro caso, utilizzando gli strumenti che la legge ci mette a disposizione”.