TrapanInPhoto 2016: si continua con un programma ricco e variegato

Continua l’evento TrapanInPhoto 2016, giunto alla terza giornata, con un programma ricco di appuntamenti.
Si inizia oggi, alle ore 18,15 presso il Museo San Rocco per la presentazione di due libri di Giuseppe Leone: “Sicilia. L’isola del pensiero” e la nuova edizione ampliata di “Storia di un’amicizia”, in anteprima assoluta. La presentazione è a cura di Giuseppe Prodi, curatore editoriale e della Prof.ssa Anna Fici, docente di fotografia.

Giuseppe LeoneGiuseppe Leone (nella foto), siciliano (vive e lavora a Ragusa), da oltre cinquant’anni racconta la Sicilia attraverso immagini di persone, luoghi, feste, paesaggi e architetture, quasi sempre in bianco e nero perché ‹‹il bianco e nero è l’interpretazione della natura e delle sue trasformazioni, il colpo d’occhio che scarica da ogni orpello un’immagine per dare senso a quello che è l’essenza di ciò che vedi››. In veste di narratore ha condiviso l’esperienza profonda di questa terra con autori che come lui ne hanno saputo cogliere bellezza e contraddizioni – da Sciascia, a Bufalino, a Consolo – senza mai cadere nello stereotipo.
Sicilia. L’isola del pensiero è una realizzazione poetico-fotografca. La fotografia viene accompagnata da brani letterari e poetici di grandi e illustri scrittori che hanno percorso i suggestivi luoghi siciliani e permette di riscoprire la bellezza della Sicilia in versi e fotogrammi.
Storia di un’amicizia, volume racconta l’amicizia della triade siciliana di Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo e Leonardo Sciascia, attraverso i ricordi e gli scatti del fotografo Giuseppe Leone. Una narrazione di vite diverse, unite dall’arte e dalla letteratura in primis e da un forte legame, illustrata e raccontata con episodi, momenti, aneddoti e fotografie.

La serata prosegue al Museo San Rocco. Alle 21.15 saranno aperte le mostre di Giuliana Traverso “Antologica” e di Daniele Deriu “Scars of Life, series”.

Giuliana Traverso ha affrontato tutti i grandi temi della fotografia moderna, il reportage, il ritratto, l’impegno sociale, il nudo, il reale, l’astratto, la ricerca tematica, scoprendo la fragilità, il dramma, la commedia, la scenografia che si compongono e si racchiudono nelle cose, nella vita di tutti i giorni, nei soggetti prescelti. La Mostra Antologica è composta da vari lavori: si va dai ritratti ambientati, sia su posti di lavoro che durante alcune manifestazioni, a ritratti con colori abbinati a delle composizioni rocciose; da un un lavoro sui fumatori ad uno sul teatro; in alcune foto è possibile ammirare, inoltre, l’affascinante India.

Daniele Deriu, fotografo sardo, ha insegnato “editoria grafica”, “regole di percezione” e “studio dell’immagine iconografica”. I suoi ritratti o figure sono sempre femminili e nei suoi lavori, non è mai presente lo sguardo del soggetto per quella che lui stesso definisce “la mia teoria dello “sguardo percepito”. Con Scars of Life – series, racconta la storia di donne che affrontano quotidianamente ogni sorta di battaglia personale contro patologie, menomazioni, abusi e persino contro loro stesse. Così come la memoria è la “cicatrice” della vita, le cicatrici sono le nostre memorie e raccontano “storie di vita”. Superficialmente considerate dai più come mere deturpazioni del corpo e della bellezza, in questa serie sono mostrate come i simboli di una lotta che vanno portati con orgoglio.

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