Giovane trapanese arrestato per aver ripetutamente picchiato la convivente
Nel pomeriggio di giovedì 21 luglio, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ha arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate un 25enne trapanese, già sottoposto alla misura sostitutiva della libertà controllata.
Grazie ad una segnalazione al 113 nella quale si riferiva all’operatore di Polizia che all’interno di un’abitazione del centro di Trapani era in corso un’aggressione nei confronti di una donna da parte del proprio convivente, una Volante, in servizio di controllo del territorio, ha raggiunto tempestivamente il luogo e preso contatti con la vittima.
Si trattava di una giovane donna che, con il volto palesemente tumefatto e alquanto spaventata, ha riferito in lacrime ai poliziotti che il compagno C.G. si era appena reso responsabile dell’ennesimo episodio di violenza nei suoi confronti, picchiandola selvaggiamente e non curandosi nemmeno della presenza dei tre figli minori, di cui uno di appena un anno.
La vittima, pertanto, è stata accompagnata al pronto soccorso al fine di prestarle le cure necessarie, poiché i traumi facciali apparivano gravi; nel frattempo, un altro equipaggio della Squadra Volante conduceva il C.G. in Ufficio per accertare la sua posizione.
In ospedale alla giovane donna è stato riscontrato un trauma craniofacciale con svariate ecchimosi sul corpo, oltre a ferite da graffio al dorso e alle ginocchia, con una prognosi di 20 giorni, salvo complicazioni.
In effetti, ricostruita minuziosamente la vicenda da parte degli agenti, si è accertato come l’uomo fosse solito porre comportamenti aggressivi nei confronti della convivente, tanto che già in passato la stessa era finita in ospedale.
Avvisato il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, è stata disposta la traduzione dell’arrestato presso la locale Casa Circondariale.
Grazie al tempestivo intervento degli agenti della Squadra Volante di Trapani, nonché alla coraggiosa collaborazione della vittima, si è potuto evitare il ripetersi dell’ennesimo episodio di maltrattamenti all’interno delle mura domestiche.