Rione Cappuccinelli, incuria e degrado sotto gli occhi di tutti

Marciapiedi invasi dall’erbaccia, tombini pieni di sabbia, rifiuti. Basterebbero queste cose per provocare sdegno, sentimento che i residenti del Rione Cappuccinelli ben conoscono e provano ogni giorno, insieme al senso di abbandono. Non ci stanno a vedere il loro quartiere relegato in modo sbrigativo a una zona malfamata; di certo particolare, lo ammettono, ma con tante persone perbene e di buona volontà. A quanto sembra, però, queste caratteristiche non bastano per innescare il cambiamento, una voglia già di per sé scoraggiata dalla non curanza delle istituzioni. Ad esempio negli anni passati si è tentato di prendere in gestione il campetto per valorizzarlo e far giocare i ragazzi, ma la cifra richiesta dal Comune era alta ai limiti dell’incredibile.

[huge_it_slider id=”47″]

A percorrere le strade del Rione Cappuccinelli si rischia di essere invasi dalla tristezza: qui parla tutto ciò che ti circonda. Palazzi, vie, marciapiedi… lì trova conferma lo sconforto dei residenti, lo si può sentire addosso ascoltando le loro storie. Parlano di marciapiedi talmente pieni di sterpaglie che la gente è costretta a camminare sul ciglio della strada, di spazi abbandonati pieni di zecche, tombini saturi che nessuno pulisce – in un caso, come testimonino le foto, coperti di sabbia che a tal punto risulta impossibile scorgerli –, rifiuti presenti persino all’interno di una fermata dell’autobus, dove non c’è più una persona che osi attendere la corsa.
«Un vicino è costretto a togliere l’erba che cresce quasi davanti il portone di casa sua», dichiara un residente; «Io qui ho un Bed & Breakfast, la gente si lamenta per il degrado della zona – dichiara un altro –. Non sono il solo a gestire questo tipo di attività nel Rione, dai clienti raccolgono tutti le stesse esternazioni».
L’emblema di tutto, pochi passi più avanti, è forse la spiaggia libera. Qui, l’hotel Cavallino Bianco, attualmente abbandonato, già lascia un’immagine poco felice. L’erba è presente un in più punti, ma soprattutto si trovano un po’ ovunque scarti di materiale edile, ormai un tutt’uno con la spiaggia. Avanzi della costruzione dell’albergo? Rifiuti di chissà quale impresa comodamente smaltiti lì? Di sicuro è un problema ingigantitosi nel tempo, al quale non si è riusciti a far fronte.
«I turisti dicono che è un peccato, perché Trapani è bellissima ma la penalizza il fatto che sia abbandonata». Questo dichiarano i residenti, tirando in ballo un vecchio adagio siciliano si chiedono: «Scarso sì, ma lordo picchì?».

Tu vuoi +CLIENTI? Io posso aiutarti!!!

Oltre 4800 imprenditori fanno già parte della nostra community, ACCEDI GRATIS!!!

https://www.marcodasta.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share via
Prendi Questo BONUS, clicca qui sotto