Serra di cannabis scoperta a Campobello. Nei guai una donna e il figlio minorenne

Durante una perquisizione domiciliare presso un immobile di Campobello, i carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno rinvenuto una vera e propria serra dedicata alla coltivazione di canapa indiana su una superficie di circa 40 metri quadri. I locali erano nella disponibilità di una donna di Castelvetrano e del figlio minorenne.
Circa 70 le piante ritrovate e sequestrate, di altezza variabile fino a 2 metri e in piena fioritura; rinvenuti anche circa 100 grammi di marijuana ritrovati all’interno della cucina. I successivi approfondimenti, nelle pertinenze dell’immobile, hanno fatto scoprire l’esistenza di 2 motori elettrici di aspirazione collegati tramite un tubo al camino, diverse lampade di potenza pari a 600 W ognuna con relativo trasformatore di potenza, e regolarmente funzionanti al momento del controllo. Oltretutto, l’alimentazione energetica era garantita tramite allaccio abusivo dell’impianto elettrico alla rete pubblica; situazione verificata grazie anche all’ausilio dei tecnici dell’Enel, giunti sul luogo per gli accertamenti del caso.

La campionatura della piantagione sequestrata, verrà inviata presso i laboratori competenti per accertare il contenuto di principio attivo.
Madre e figlio sono stati tratti entrambi in arresto: la donna sottoposta al regime degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto e del rito direttissimo, se richiesto, mentre il minore è stato tradotto al centro di prima accoglienza minorile di Palermo.

I militari dell’Arma, inoltre, nel corso dei controlli del territorio, hanno segnalato quattro giovani alla Prefettura di Trapani, poiché trovati in possesso di una piccola quantità di marijuana e cocaina.
Eseguiti numerosi controlli alla circolazione stradale nelle principali arterie del territorio, con il bilancio di due soggetti deferiti all’Autorità Giudiziaria perché sorpresi, durante un controllo dell’Aliquota Radiomobile, in possesso di una mazza da baseball e un coltello a serramanico poi sottoposti a sequestro, ben custoditi all’interno dell’autovettura su cui viaggiavano.