Tentata rapina e sequestro di persona a Marsala. Nuovamente arrestato 18enne extracomunitario

arresto-carabinieri-fÈ stato nuovamente arrestato il giovane cittadino nigeriano, richiedente asilo, E.J., che da giorni stava creando scompiglio nel Comune di Petrosino, arrecando diversi danni al Centro di accoglienza di via Ugo la Malfa, che lo ospitava sino ai primi giorni di Settembre.
Il ragazzo, un 18enne nigeriano giunto in Italia come richiedente asilo e destinato al CAS di Petrosino, avrebbe mostrato sin dal suo arrivo una certa insofferenza, ponendo in essere comportamenti minacciosi e violenti, tanto da essere arrestato a inizio anno per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Dopo un periodo di apparente calma, ha ripreso il suo atteggiamento scontroso e per certi aspetti di sfida alle istituzioni, venendo raggiunto, a inizio settembre, da un provvedimento del Prefetto di Trapani che gli revocava le misure d’accoglienza, spettanti ai richiedenti asilo. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, da quel giorno il comportamento del giovane sarebbe letteralmente degenerato, forse con la speranza di ottenere i diritti persi.
La notte tra giovedì e venerdì scorso infatti, su richiesta degli operatori del Centro di accoglienza di Petrosino, i quali lamentavano continui ingressi nella Comunità da cui era stato allontanato, è scattato l’ennesimo intervento delle Forze dell’Ordine.
Il giovane, nel tentativo di rimanere all’interno della struttura, ha fatto resistenza ai Carabinieri e ai Poliziotti operanti, addirittura colpendo due militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Marsala, provocando loro lesioni guaribili in 5 giorni. Per tale evento veniva tratto in arresto dai militari dell’Arma per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.
A seguito dell’udienza di convalida, celebratasi lo stesso giorno dinanzi al Tribunale Lylibetano, l’arresto è stato convalidato e il ragazzo sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Petrosino, in attesa della definizione del procedimento a suo carico.
Tale divieto, imposto dall’Autorità Giudiziaria di Marsala, durante il week-end, è stato più volte disatteso. Il giovane puntualmente si ripresentava alle porte del centro che lo aveva accolto, tentando di entrare e venendo fermato ogni volta solo dall’intervento delle Forze di Polizia, che hanno impedito che la situazione degenerasse. In particolare, lo scorso sabato, nel tentativo di superare lo sbarramento creato dagli ospiti del centro e da un mediatore culturale, il giovane avrebbe fatto cadere a terra quest’ultimo, caduta che ha comportato al malcapitato delle ferite che hanno fatto scattare la denuncia all’Autorità Giudiziaria.
L’ultimo episodio, il più eclatante, si è consumato invece nella giornata di ieri. Verso le ore 17, il ragazzo si è introdotto all’interno di un supermercato, scagliandosi con violenza contro i carrelli e gli scaffali dell’esercizio commerciale, chiudendo la saracinesca e minacciando tutti i dipendenti con un’asta di ferro. L’atteggiamento minatorio è stato interrotto solo dall’intervento di suoi connazionali ospiti della Comunità, che si trovavano proprio davanti il supermercato, i quali introducendosi all’interno del negozio lo hanno messo in fuga. Proprio in quel momento giungeva, contattata da un dipendente, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Marsala. Il giovane, alla vista dei militari, si sarebbe scagliato contro di loro, minacciandoli. Solo dopo qualche minuto i Carabinieri sono riusciti a immobilizzarlo e condurlo presso in caserma per tutti gli accertamenti del caso. Contestualmente, personale della Stazione di Petrosino, competente per territorio, ha raccolto la denuncia della responsabile del supermercato, riuscendo a comprendere meglio quanto accaduto poco prima.
Solo al termine di tutti gli accertamenti, anche in considerazione di ciò che il 18enne aveva già compiuto nei giorni precedenti, si è deciso di trarlo in arresto per i reati di tentata rapina, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione della Procura di Marsala, e solo dopo aver accertato l’impossibilità di alcune comunità ad ospitarlo in regime di arresti domiciliari, lo stesso è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani San Giuliano, dove attenderà l’interrogatorio di garanzia del GIP di Marsala.

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