L’aeroporto di Birgi e l’agghiacciante silenzio della Regione
“La perdurante e difficile situazione che a tutt’oggi affligge il locale aeroporto ‘Vincenzo Florio’ impone l’urgente convocazione di un tavolo di confronto e di concertazione con la Regione, peraltro già richiesto nell’aprile scorso, ma senza esito alcuno”. Sono le parole del sindaco di Trapani, Vito Damiano, il quale ha nuovamente chiesto un incontro al presidente della Regione, Rosario Crocetta. Secondo Damiano la prova del disinteresse della Regione sarebbe è “l’assordante silenzio che circonda la vicenda”.
Il futuro dello scalo trapanese, infatti, è fortemente minacciato da un possibile abbandono di Ryanair, dopo “l’agghiacciante comunicazione” del maggio scorso da parte di Airgest sull’impossibilità di corrispondere la propria quota annuale per il marketing (circa 3 milioni e 500 mila euro).
“Sono disgustato – ha dichiarato Damiano – dal totale disinteresse della locale classe politica e dei vertici regionali, molto attenti e solleciti a tutelare i loro interessi personali ed elettorali, ma quanto mai distratti e insensibili a sostenere un impegno necessario e ormai indifferibile per il nostro territorio. Certo, che se taluno di questi, che nulla sta facendo per la collettività trapanese e non solo, dovesse domani dire che Ryanair è andata via dallo scalo trapanese per colpa del sindaco di Trapani, troverebbe tanti seguaci e sostenitori nel dargli bovinamente ragione, quindi, è bene che ognuno, sin d’ora, si assuma le proprie responsabilità”.
Una situazione di stallo al quale il sindaco del capoluogo si sarebbe opposto anche a luglio, quando insieme al presidente di Airgest si è recato al Ministero dei Trasporti per sostenere “l’opportunità per lo scalo trapanese di beneficiare di parte del finanziamento di 20 milioni di euro per assicurare la cosiddetta ‘continuità territoriale’, aprendo a nuove rotte con Napoli e Brindisi nonché migliorando e intensificando quelle con Milano e Roma”.