Entra nel vivo l’annunciato maggio Mariano a Custonaci
Entra nel vivo confermandosi davvero ricco e singolare l’annunciato maggio mariano a Custonaci.La conferenza tenutasi ieri dall’Architetto Luigi Biondo Direttore del Polo Museale della Sicilia Occidentale presso la sala conferenze del Santuario “Da Venere alla Madonna di Custonaci. Dalla Sicilia all’Africa.
Il ruolo della maternità nella cultura mediterranea: percorsi migratori e simbolici”per la “Giornata dell’Arte” che apre la stagione del Museo Arte e Fede è soltanto uno degli eventi in programma che accompagnerà i fedeli. Prossimo appuntamentoVenerdì 19 alle ore 18.00 ancora presso la sala conferenze del Santuario per la 
presentazione del libro “Contro i ladri di speranza. Come la Chiesa resiste alle mafie” di don Massino Naro docente di Teologia sistematica nella Pontificia facoltà teologica di Sicilia (Palermo) che collabora a Ho Theológos, Filosofia e Teologia, Aisthema International Journal, Ricerche Teologiche, Laurentianum, Studium, Segno, Presbyteri, Rivista del Clero Italiano occupandosi di tematiche connesse al rapporto fra la teologia e la spiritualità cristiana, la letteratura, l’arte, le religioni. «Serve un nuovo umanesimo mediterraneo alternativo alla disumanità mafiosa».
Dopo un lungo silenzio, alimentato da un sentimento di antistatalismo e da un ambiguo cristianesimo municipale impastoiato nelle parentele, la Chiesa ha iniziato ad affrontare il problema delle mafie solo negli anni delle stragi e degli omicidi eccellenti, come quelli 
di don Pino Puglisi, don Peppe Diana e Rosario Livatino. Tuttavia, il modo in cui l’ha fatto è stato condizionato dalla retorica «sicilianistica» e dall’appiattimento sul linguaggio tecnico dei magistrati, dei funzionari di Polizia e dei giornalisti. Ciò che è mancato è stato un lessico specifico, ricco delle parole del vangelo e della tradizione cristiana.
E per questo, alla fine, il discorso è suonato più descrittivo che profetico. Maggio che da sempre la Chiesa e la devozione popolare dedica alla Vergine Maria Madre di Dio e Madre nostraè sempre stato un mese molto sentito dalla nostra comunità ma che per la prima volta si arricchisce cosi tanto. Questi eventi spero ci aiutino a viverlo con più zelo nel rispetto del suo vero significato è quanto dichiara l’arciprete don Antonino Marrone.
