Incendi e i fuochi controllati, siglato protocollo su indagini

Ieri pomeriggio, presso la Procura della Repubblica di Sciacca, è stato siglato un protocollo finalizzato a regolare il primo intervento e le attività di indagine conseguenti al verificarsi di incendi.
Un’iniziativa che si è resa necessaria vista la frequenza degli incendi, in particolare d’estate, che si verificano nel territorio di Sciacca, ma che ha interessato anche il comprensorio trapanese.

House FireGli incontri promossi dalla Procura di Sciacca, infatti, hanno visto la presenza anche del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Trapani e i vertici della Compagnia Carabinieri.
Nel corso delle riunioni – alla presenza dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Agrigento, Corpo Forestale della Regione Sicilia, comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Agrigento, dirigenti degli uffici tecnici, comandanti della Polizia Municipale dei Comuni del circondario di competenza e compagnie dei Carabinieri – “si è condiviso il principio che una corretta gestione del territorio da parte di chi ne dispone, ovvero il rispetto delle norme di prevenzione degli incendi, può efficacemente ridurre il rischio del verificarsi dell’evento ed in tale logica particolare significato assume il rispetto della normativa sui fuochi controllati”.

Il protocollo intende definire “linee condivise in materia di indagini per le ipotesi di incendi occorrenti sul territorio di competenza della Procura della Repubblica di Sciacca”. Il raggiungimento di tale obiettivo “richiede la determinazione di procedure omogenee di acquisizione delle notizie di reato e delle successive attività, fino alla redazione della relazione conclusiva”.
“L’obiettivo dell’attività investigativa – si legge in una nota – oltre a concentrarsi sull’accertamento dell’origine antropica o meno del fatto, dovrà rivolgersi al rispetto da parte dei titolari dei terreni interessati da incendi delle disposizioni finalizzate alla prevenzione, ed a valutare se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesto e la diffusione delle fiamme. In questo senso le indagini oggetto del presente protocollo si concentreranno attorno alle ipotesi di delitto nella forma colposa. In questa prospettiva si ritiene opportuno omogeneizzare l’attività svolta dalla Procura e dalla polizia giudiziaria e, pertanto, adottare, in tutte le indagini, metodologie di accertamento uniformi, che possano essere poste in pratica dalle diverse forze di polizia giudiziaria in modo corretto e tempestivo, anche prima dell’intervento e del coordinamento da parte del Pm”.

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