Rapine a mano armata: arrestato 50enne “tradito” dall’auto
I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto un uomo per i reati di rapina aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco.
Nello specifico, l’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Petrosino, è scattata a seguito di due rapine a mano armata avvenute subito dopo il prelievo di denaro contante presso gli istituti di credito. La tecnica usata dal rapinatore è stata la medesima per entrambi i casi di reato. Stesso discorso anche per le vittime, entrambe donne.
Nel corso della prima rapina l’uomo, dopo aver individuato la propria vittima che era appena uscita dall’ufficio postale di Petrosino, avrebbe atteso che questa salisse in macchina per poi puntarle una pistola alla tempia e farsi consegnare la borsa contenente 500 euro in contanti e tre libretti di risparmio.
Durante il secondo episodio, commesso a distanza di un giorno, il presunto rapinatore ha aspettato che un’anziana donna uscisse dalla Monte dei Paschi di Siena di Petrosino per poi seguirla con la propria autovettura fin sotto casa dove, sotto la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare la borsa contenente diversi effetti personali e 300 euro appena prelevati.
Dopo aver ricevuto la denuncia delle vittime e la descrizione del rapinatore, i Carabinieri hanno immediatamente provveduto a estrapolare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo le vie percorse dal responsabile delle rapine. Ad incastrarlo sarebbe stata la stessa autovettura utilizzata per commettere entrambi i colpi. Infatti, dalla visione delle immagini, i militari si sono soffermati sulle peculiarità del veicolo: un’utilitaria di colore scuro, con un particolare adesivo posto sul parabrezza e priva dello sportellino messo a protezione del serbatoio del carburante.
L’analisi delle immagini estrapolate e la descrizione delle vittime hanno consentito ai Carabinieri di arrivare all’identificazione di M.S., marsalese classe 1967, già noto agli investigatori perché gravato dalla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.
Le risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Petrosino, condivise dalla Procura della Repubblica che in tempi ristrettissimi ha richiesto la misura cautelare, hanno portato all’esecuzione dall’ordinanza notificata nella giornata di domenica con la quale il GIP ha applicato all’uomo la misura della custodia cautelare in carcere, in virtù della gravità dei fatti riscontrati, nonché del pericolo che questi possano essere reiterati.
Lo stesso, dopo essere stato rintracciato, è stato condotto presso il carcere di Trapani, dove rimarrà sino al termine delle indagini preliminari e in attesa del processo che verrà svolto nei suoi confronti.