Trapani, confiscati beni per oltre 8 milioni di euro a un noto gioielliere
Nelle prime ore di questa mattina, militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Trapani stanno dando esecuzione a un provvedimento di confisca nei confronti del noto gioielliere Marcello Tumminia.
Il provvedimento di prevenzione, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, rappresenta l’epilogo delle indagini delle Fiamme Gialle, che già nel 2015 avevano sequestrato gli stessi beni. Questi ultimi, infatti, secondo quanto riferito dai finanzieri erano “posseduti in misura sproporzionata rispetto al reddito dichiarato dal Tumminia, soggetto ritenuto socialmente pericoloso in ragione della commissione di una vasta gamma di reati”.
Nello specifico, è stata disposta la confisca di due gioiellerie (una ubicata a Trapani, l’altra a San Vito lo Capo) e di otto beni immobili, oltre a due autovetture e dei saldi attivi di numerosi conti correnti, per un valore complessivo di circa 8,5 milioni di euro.
Le indagini, dichiarano i finanzieri, “avevano fatto luce su un’organizzazione, composta da noti gioiellieri trapanesi, responsabile di aver ricettato e riciclato ingenti partite di preziosi di provenienza furtiva e di aver impiegato i proventi di quell’attività per concedere prestiti a tassi usurari nei confronti di numerosi imprenditori in difficoltà”.
Ne sono seguiti accertamenti economico-patrimoniali svolti dalla Guardia di Finanza sul conto della famiglia Tumminia. Sarebbe così stata evidenziata, inoltre, “una evidente sproporzione tra i patrimoni accumulati negli ultimi dieci anni dal Tumminia e i relativi redditi dichiarati, assolutamente non in grado di giustificare quell’enorme arricchimento patrimoniale”.
Per questo motivo il Tribunale di Trapani, confermando il precedente provvedimento di sequestro, ha disposto la confisca di tutti i beni direttamente o indirettamente al riconducibili al gioielliere.
