Violenza al carcere di Favignana, visita di una delegazione Sappe

delegazione sappeUna delegazione regionale del Sappe ha effettuato questa mattina una visita presso il carcere di Favignana, per esprimere la solidarietà ai poliziotti penitenziari aggrediti ed “evidenziare talune problematiche che possono inficiare la sicurezza dell’Istituto e degli agenti”.
La delegazione Sappe ha evidenziato e stigmatizzato la “totale mancanza di sottufficiali (Ispettori e Sovrintendenti) che fa gravare tutti i carichi di lavoro e responsabilità sugli assistenti capo e ciò in violazione di legge, regolamenti e accordi sindacali”.
Il Sappe chiederà al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di “emanare in tempi brevi un interpello regionale affinché si possano destinare, anche temporaneamente presso la C.R. Favignana, Ispettori e Sovrintendenti al fine di colmarne, anche in parte, la carenza”.
La delegazione Sappe ha evidenziato come, “nonostante l’anno scorso avesse evidenziato alcune deficienze, nulla è stato fatto dagli Uffici Superiori al fine di rafforzare la sicurezza e migliorare i servizi alleviando il carico di lavoro degli assistenti capo che, invece, andrebbero premiati o elogiati pubblicamente perché svolgono tutt’ora, in tutti i turni, mansioni superiori”.
“I gravi fatti di violenza nei confronti della Polizia penitenziaria – si legge in una nota – ci inducono a chiedere il trasferimento di tutti i detenuti “internati” e destinare al carcere di Favignana solo detenuti comuni che sicuramente non presentano le caratteristiche negative che di solito connotano i famosi ‘delinquenti abituali’. Infine, pur apprezzando gli sforzi del Comandante di Reparto Commissario Capo Silvia Lupo, ed elogiando l’abnegazione degli assistenti capo (ultimo baluardo contro la tracotanza degli internati) il Sappe ha chiesto al Provveditore della Sicilia di non sottovalutare le problematiche di un piccolo Istituto che certamente non può essere governato da un direttore part-time, ovvero di un direttore che talvolta dirige contemporaneamente due- tre istituti di pena e pertanto chiede che venga individuato in tempi brevi un direttore fisso che possa con continuità dirigere l’Istituto”.

Nella foto, da sinistra: Armando Gabriele, Comm. Capo Giulia Petralia, Eugenio D’Aguanno, Comm. Capo Silvia Lupo, il direttore Renato Persico e Fabio Ivan Adragna

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