Antico granaio di Custonaci, dopo gli scavi anche un libro

pizzo monaco -granaio (3)Al centro di studi archeologici solo nel recente passato, il granaio fortificato collettivo (aghadir) datato al periodo islamico è stato scoperto su Pizzo Monaco, nel territorio di Custonaci, sul versante che si affaccia a Castellammare del Golfo. Secondo gli archeologi è un caso unico in Italia, il più antico nel Mediterraneo occidentale.

Il sito, dal 2012, è al centro di un progetto denominato MEMOLA (MEditerranean MOuntainous LAndscapes), che ha coinvolto la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani e diverse università europee: Palermo, Granada, Sheffield e la Scuola di Storia Archeologica di Roma. A condurre gli scavi l’èquipe diretta dal Prof. Josè Maria Martin Civantos, del dipartimento di Historia Medieval dell’Universidad de Granada.

Adesso c’è anche un libro che descrive il sito. Si tratta del volume: “Un modello per lo sviluppo turistico di Custonaci e del suo territorio – Il caso dell’Aghadir di Pizzo Monaco” curato dall’archeologa Giusy Incammisa, e dall’architetto Nadir Bisan.  Il libro sarà presentato venerdì prossimo alle 18, presso la sala conferenze Solina Quartana del Santuario Maria Santissima di Custonaci. L’iniziativa nasce da un’idea del Centro Studi “Dino Grammatico”.  Porteranno i saluti Giuseppe Bica, sindaco di Custonaci, Michele Carrubba, presidente Rotary Club Trapani-Erice, Fabrizio Fonte, presidente del Centro Studi “Dino Grammatico”, Giovanni Turano, presidente di SiciliaAntica – Sezione di Castellammare del Golfo, Renato Bica, presidente della Proloco di Custonaci.

L’ Antico granaio fortificato collettivo Islamico di Custonaci nei mesi estivi, dal 2016, è stato al centro di un piccolo tour guidato alle prime luci del mattino. Numerosa è stata la presenza di turisti, esperti, archeologi, naturalisti che hanno vissuto l’esperienza. Il Tour iniziava alle 5 del mattino con appuntamento al Castello di Baida di Castellammare del Golfo per il trasferimento con bus navetta a Visicari per poter godere della vista dell’alba con uno spettacolo musicale. Si proseguiva con la passeggiata al Granaio Islamico con una guida specializzata e si ritornava a Visicari per una gustosa e sana colazione in una splendida terrazza e per finire gli ospiti venivano trasferiti con bus navetta al Castello di Baida. Il tour è stato organizzato dal Comune di Custonaci in collaborazione con la locale Pro loco, la Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Trapani, il Centro Studi “Dino Grammatico” e SiciliaAntica (Associazione per la tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali) – sede di Castellammare del Golfo.

«Lo spirito del tour e di questo libro – spiega il sindaco di Custonaci Giuseppe Bica – è quello di condividere con il territorio gli obiettivi strategici per lo sviluppo dell’offerta turistica custonacese.  Il caso dell’Aghadir di Pizzo Monaco è diventato un vero e proprio case history. Il nostro obiettivo come Comune è stato quello di coordinare operatori di settore, attori locali pubblici e privati per istituire forme di collaborazione volte alla valorizzazione di questo sito. La competitività di una destinazione nasce infatti dall’interazione sinergica fra le risorse turistiche primarie, le infrastrutture che ne garantiscono la fruibilità e il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico. Con questa iniziativa, grazie alla collaborazione di tutti i partner, abbiamo raggiunto degli obiettivi tangibili. Per essere competitivi occorre infatti programmare ogni intervento funzionale alla valorizzazione delle vocazioni territoriali”.

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