Il direttivo aziendale della Cisl contro la segreteria nazionale
Dissente la linea del sindacato e scrive al segretario nazionale, preannunciando di essere pronto a lottare anche “a fianco di altre organizzazioni sindacali”. È quanto ha deciso il direttivo aziendale della Cisl funzione pubblica del Comune di Erice. La questione è quella relativa alle pensioni e la nota inviata al segretario nazionale della Cisl Annamaria Furlan assume toni duri.
“Non è più accettabile – scrive il direttivo di Erice – che si continui a chiedere sacrifici alle fasce più deboli del Paese e che la nostra organizzazione sindacale persista nel prostrarsi alle sproporzionate proposte del Governo centrale, su temi essenziali che riguardano milioni di lavoratori”.
Il direttivo, costituito da Rosario Genco, Rosanna Di Girolamo, Giuseppa Miceli, Salvatore Basiricò e Mario Incaviglia, è determinato ad andare avanti.
“Non condividiamo – spiegano – la posizione assunta dalla segretaria nazionale della Cisl, Annamaria Furlan, sulla proposta fatta dal Governo Gentiloni sul sistema pensionistico e relativo all’innalzamento dell’età pensionabile; le abbiamo inviato una nota, a firma di tutti i componenti il direttivo, con le ragioni del nostro disaccordo e chiesto di pianificare un sondaggio tra i lavoratori. Contemporaneamente vogliamo interessare tutti i Direttivi Aziendali degli Enti Locali d’Italia, al fine di autodeterminarsi sull’argomento. Siamo convinti che un Sindacato moderno debba chiedere al Governo di trovare le risorse necessarie, per migliorare il sistema previdenziale, attraverso l’eliminazione degli sprechi della spesa pubblica, nel ridimensionamento dei costi e dei privilegi della politica, ai tagli delle pensioni d’oro”.
Non è esclusa la partecipazione alla manifestazione di protesta organizzata dalla Cgil per sabato prossimo a Palermo. Il direttivo aziendale della Cisl infatti conclude precisando che “siamo pronti a lottare e manifestare ad oltranza, anche al fianco di altre organizzazioni sindacali, nella mobilitazione popolare contro le proposte inique del Governo, con l’obiettivo di un intervento correttivo del sistema pensionistico”.
