Incendio Erice 2015, rinviato a giudizio comandante della Forestale

10914960_1458265184485574_3610130564639906689_oSi registrano sviluppi riguardo al grave incendio che interessò la montagna di Erice nel 2015.
Dopo due istanze di patteggiamento rigettate dai due GUP di Trapani, Brignone e Cavasino, all’udienza preliminare di ieri dinanzi al giudice Emanuele Cersosimo, il comandante del distaccamento di Erice del Corpo Forestale, Adamo Benedetto, è stato rinviato a giudizio.
Allo stesso vengono contestati i reati di incendio boschivo, truffa e peculato. I fatti risalgono allo scorso 13 giugno 2015 quando divampò un incendio di vaste proporzioni sul versante sud della montagna ericina. Le fiamme misero in pericolo edifici e aree protette, bruciando circa 400 ettari di macchia mediterranea.

Nell’immediatezza sia l’allora sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, che l’associazione Codici, depositarono presso la Procura della Repubblica di Trapani un esposto denuncia che poi ha dato impulso all’attività d’indagine. Tra le richieste proprio quello di accertare eventuali responsabilità in ordine alle omissioni o ritardi dei primi interventi e se sono state poste in essere tutte le operazioni del caso, da parte degli agenti del corpo forestale.
Dalle indagini, secondo la Procura di Trapani, è emerso che il Comandante non si trovava sul posto di lavoro “violando i propri doveri di presenza in servizio e conseguente negligenza ed imprudenza, omettendo di attivare le prime urgentissime manovre che ne potevano scongiurare la diffusione in modo incontrollabile”. Oltre al reato di incendio boschivo Adamo deve rispondere anche di quello di truffa “per aver registrato, con artifici e raggiri, la propria presenza presso la sede di servizio mentre in realtà si trovava altrove..conseguendo pertanto l’ingiusto profitto della retribuzione…” nonché di quello di peculato per “uso improprio del mezzo e del relativo carburante..”. Il tutto in danno della Regione Siciliana e del Comune di Erice che assieme all’associazione Codici sono state poi indicate tra le Parti offese.

11120021_1458253347820091_8771419775703873243_o“La nostra denuncia è stata acquisita tra le fonti di prova, commentano gli avvocati Manfredi Zammataro, segretario del Codici Sicilia, e Vincenzo Maltese che assiste il Codici nel processo ammessa come parte civile.
“CODICI ha svolto un ruolo fondamentale nel suddetto procedimento. Non appena appresa infatti la notizia del terribile rogo (cosa che è stata fatta anche in occasione degli ultimi devastanti incendi di questa estate) che ha interessato la zona di Erice, si delegava l’avvocato Maltese a depositare un esposto denuncia con il quale chiedeva alla magistratura di far luce sulla vicenda. A sostegno di quanto detto, si sottolinea come nella stessa richiesta di rinvio a giudizio, tra i mezzi di prova vi sia proprio la nostra denuncia depositata”.

Sebbene indicata tra le parti offese la Regione Siciliana non si è costituita Parte Civile. Assieme a Codici Sicilia assistito dall’avvocato Vincenzo Maltese, sono state ammesse parti civili anche il Codici Onlus rappresentato dall’avvocato Mario Campione, Codici Ambiente rappresentato dall’avvocato Patrizia Pagliarello e il Comune di Erice assistito dall’avvocato Giuseppe Rando.
Adamo è stato rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale Monocratico dianzi al giudice Franco Messina per il dibattimento che inizierà il prossimo 6 febbraio 2018. L’imputato è assistito dall’avvocato Donatella Buscaino.

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