Regionali, vince Musumeci. Il voto a Trapani tra sorprese e delusioni

nello musumeciVittoria netta e maggioranza acquisita per Nello Musumeci e la sua coalizione. Sono 830.821 i siciliani che lo hanno preferito agli altri candidati, facendo registrare il 39,8% dei voti a suo favore. L’”esperimento” del centro-destra unito si è rivelato un successo, “un’esperienza da ripetere – parole del nuovo governatore – nelle prossime elezioni nazionali in primavera”. I siciliani hanno scelto di cambiare senza dover fare nessuna “rivoluzione” (in riferimento a quanto sbandierato da Crocetta nel 2012), anche se il Movimento 5 Stelle è risultato il primo partito in Sicilia e ha raccolto una miriade di consensi, entrando nel Parlamento Siciliano con ben 20 deputati.
La dichiarazione del candidato di Grillo, Giancarlo Cancelleri, però, non è stata delle più felici, soprattutto nel non complimentandosi con il neo presidente e sottolineando ancora una volta la presenza nelle liste degli “impresentabili” (di questa lunga lista sono stati eletti Genovese, De Luca, Savona e Caronia, raccogliendo un totale di circa 36 mila voti e non i 160 mila paventati dal Movimento). Un vero leader gioisce delle vittorie ma sa anche ammettere le sconfitte, congratulandosi con il vincitore. È una questione di stile, nient’altro.
La grande performance dei grillini, primo partito in Sicilia e per distacco, non ha premiato fino in fondo il Movimento che resta ancora forza di opposizione; favoriti anche, in piccola parte, dal voto disgiunto. Infatti, sono stati molti i voti dell’area del Pd che paventando una sonora sconfitta di Fabrizio Micari (avversario dai modi pacati che ha affrontato una campagna elettorale conoscendo forse già in anticipo il risultato che si sarebbe registrato) hanno votato Cancelleri nella speranza di fermare l’avanzata del centro-destra. Forse il vero voto di protesta dei siciliani.

urnaSul fronte trapanese, poche ma significative sorprese. La netta affermazione dell’avvocato Pellegrino è stata inaspettata (7.640 voti; 25,96%), mentre la sconfitta del favorito onorevole uscente Giovanni Lo Sciuto (5.477 voti; 18,61%) ha scombinato i piani di chi voleva spodestare il senatore D’Alì dalla leadership forzista in provincia. Altra sorpresa è stata la mancata rielezione di Nino Oddo (3.947 voti; 39,56%) e di Paolo Ruggirello (6.688 voti; 21,55%). Per loro potrebbero aprirsi degli scenari per le elezioni politiche della prossima primavera. Discreta ma non sufficiente, infine, l’avventura dell’ex consigliere comunale a Trapani Francesco Salone (3.498 voti; 60,35% nella lista), mentre non può che andare un plauso alla trapanese Flavia Fodale, la quale alla prima esperienza alle Regionali ha ottenuto 6.701.
Discorso a parte merita Giacomo Tranchida, il quale con le sue 10.578 preferenze (34,08%), è arrivato dietro all’assessore alla Salute uscente, Baldo Gucciardi, al quale sono andati 10.891 voti (35,08%). Il distacco è di “soli” 313 voti, un punto percentuale esatto. Un paradosso, nonostante l’ex primo cittadino di Valderice ed Erice sia stato il secondo per preferenze in tutta la provincia di Trapani. Ma la politica è anche questa.
Ad ogni modo, non è tutto finito: già in primavera, alle elezioni politiche, potrebbe riaprirsi uno spiraglio se Gucciardi dovesse essere candidato tra le liste del Pd, e in questo caso, se fosse eletto, Tranchida prenderebbe il suo posto. C’è chi invece ha la speranza di vederlo candidato alle prossime elezioni amministrative a Trapani. Alcuni lo invocano quale sindaco di Trapani, dove ha preso molti più voti che a Erice e Valderice, Comuni in cui ha amministrato ed è ben ricordato.

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