Trapani, Abbruscato torna a scrivere al commissario Messineo

abbruscatoL’ex consigliere comunale di Trapani Vincenzo Abbruscato scrive nuovamente una lunga nota al commissario straordinario del comune di Trapani Francesco Messineo. Nella lettera Abbruscato evidenzia diversi aspetti della gestione commissariale che penalizzerebbero la città.

“Torno a scriverle – esordisce Abbruscato –  non più con la speranza che i suggerimenti che mi ero permesso di esternare potessero essere discussi o accettati, bensì con l’amarezza che quanto si sta rappresentando nella nostra Città, segnerà pesantemente le dinamiche economiche, sociali ed anche politiche della nostra Comunità. Infatti apprendo che avrebbe approvato, nella qualità di Commissario Straordinario per le funzioni di Sindaco e Giunta, lo strumento finanziario 2017 e pluriennale 2017/2019. La prassi prevede adesso che il documento venga analizzato dai Revisori dei Conti, e, avuto il parere degli stessi, ritorni nella sua disponibilità  per essere definitivamente approvato, questa seconda volta nella qualità di Commissario Straordinario per le funzioni e competenze del Consiglio Comunale. Apprendo, altresì, che nella stesura del documento finanziario, ha deciso, tra l’altro,  di estromettere l’Ente dal finanziamento del co-marketing pro Airgest/Birgi per motivazioni che ha fatto conoscere, anche a mezzo stampa. Insieme a questa decisione, come avevo sottolineato già in precedenza nella prima lettera aperta a Lei indirizzata, ha anche previsto il giusto sostegno finanziario al Luglio Musicale Trapanese e alla Biblioteca Fardelliana, rispettivamente 430.000 e 440.000 euro. Al riguardo desidero, con la presente, tornare a chiederle: se ha espletato tutti i tentativi possibili per venire a capo del contenzioso aperto con la Regione Siciliana, circa i finanziamenti negati all’Ente di Tradizione, e si tratta di cospicue somme; se ha chiesto lumi sulle risorse destinate alla nostra  Biblioteca, che erano state previste nella Finanziaria  per il ristoro dalla mancata erogazione da parte della ex Provincia di Trapani”.

L’ex consigliere pone anche l’attenzione del Commissario sulla gestione dei rifiuti.

“Nelle considerazioni a noi Cittadini conosciute circa la  decisione  di non prevedere in bilancio le risorse per il citato co-marketing, scelta i cui  nefasti effetti son certo che non le sfuggono,  lei ha ravvisato dei profili di illegittimità che potrebbero arrecare dei danni all’Ente Comune di Trapani, di cui è Commissario fino a nuove elezioni. Qualcuno ha definito la sua personale decisione, una attenta analisi di quello che prevede la Legge in una materia complicata e complessa. Qualcuno lo definisce un eccesso di zelo, che tanti Sindaci, invece, non hanno usato. E allora io ricordo un altro episodio, che potrebbe compromettere, davvero, il futuro finanziario dell’Ente, sul quale però Lei non ha rilevato – per quanto sia a nostra conoscenza – vizi di legittimità.

 Il Consiglio Comunale di Trapani, ha per anni  rinnovato la convenzione per l’affidamento in house del servizio ciclo rifiuti in Città alla Trapani Servizi SpA,  nostra partecipata al 100% dal 2010. Con delibera G.M. n. 41/17 si è proceduto ad inserire il servizio – ripeto  fino ad allora affidato in house alla citata partecipata – nella gestione della SRR Trapani Nord tramite gara ad evidenza pubblica per anni sette. Sollevai la questione di illegittimità della delibera per vizio di incompetenza dell’organo deliberante, dal momento che lo Statuto del Comune di Trapani prevede che l’affidamento di un servizio pubblico deve avere il benestare del Consiglio Comunale, così come la sua revoca, o comunque la  ratifica della citata delibera di giunta. Avevo sperato nell’insediamento della nuova Amministrazione, ma tutti sappiamo dei fatti che hanno portato alla sua nomina di Commissario. Al riguardo aggiungo che, ad avviso dello scrivente, la delibera di giunta. che cambia sostanzialmente il percorso fino ad allora intrapreso, avrebbe dovuto avere anche il parere dei revisori dei conti, proprio a maggior garanzia del Consiglio Comunale, che era l’organismo istituzionale preposto per tale importante modifica nella gestione del servizio pubblico”.

 

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