Alcamo, visita pastorale del vescovo Fragnelli

27164466_10204460558630268_8547302786266632388_o - CopiaIn un clima sereno di scambio reciproco, il vescovo Pietro Maria Fragnelli ha vissuto l’esperienza della Visita pastorale presso il comune di Alcamo dove è stato accolto dal sindaco Domenico Surdi, dal presidente del consiglio comunale Baldo Mancuso, dai membri dell’amministrazione e dal consiglio comunale.

Dopo il saluto del presidente del consiglio, il vescovo si è soffermato sul tema della visita pastorale; la ricerca dei volti per una cultura dell’incontro.

“Abbiamo bisogno – dice il Vescovo Fragnelli – di un  nuovo modello di sviluppo, perché quello attuale, economicistico, ha fallito nel proporre una felicità misurata sul  reddito avanzato, che non fa altro che aumentare il disagio:  Un reddito più alto non porta necessariamente più felicità personale e collettiva; ha fallito in tema di fiducia, che viene negata a chi vuol lavorare; ha fallito nella ricerca del bene comune, sempre più violentato dalla tesi secondo cui l’interesse  privato  dovrebbe generare provvidenzialmente (!) più bene per tutti – aggiunge il Vescovo – il nuovo modello di sviluppo deve far leva sulla ‘persona’ non come soggetto consumatore di beni e di servizi, ma come essere relazionale: la qualità delle relazioni fa crescere il benessere soggettivo e quello pubblico. Ciò comporta il rifiuto della cultura dello scarto. Un esempio – spiega il vescovo- è quello del premio Nobel M. Younus in Bangladesh: con pochi dollari ha avviato processi imprenditoriali in tanti villaggi, incentivando l’iniziativa virtuosa delle donne e degli strati più umili della popolazione. In questa direzione bisogna proporre una nuova cultura di impresa.

La prospettiva mediterranea del nostro mare come lago di Tiberiade, lanciata dal sindaco santo di Firenze, Giorgio La Pira, può essere oggi una leva generatrice di incontri culturali, economici e spirituali capaci di portare pace per i popoli rivieraschi . Sarebbe necessario un Erasmus mediterraneo che sposti nel nostro bacino la frontiera del dialogo, stimolando la cultura dei Comuni come soggetti di crescita economica e democratica in questo contesto di crisi dell’Europa e di ricerca di nuove cittadinanze attive. C’è una prospettiva civica da rilanciare – continua monsignor Fragnelli – che deve ripartire dalla formazione dei giovani alla storia positiva e ferita della Alcamo, investendo su nuove forme di economia generativa basata studio-lavoro,  collegando in rete le istituzioni con le famiglie, le parrocchie e le associazioni nella logica della sussidiarietà; cercare, conoscere e difendere il volto reale dei cittadini e dei migranti nella linea dei quattro verbi per un mondo più umano proposti da Papa Francesco: accogliere, proteggere, promuovere e integrare, lavorare insieme, nella specificità delle competenze, per obiettivi comuni”.

Il Sindaco ha poi parlato di cultura delle regole, di sharing economy di lotta agli sprechi, di ricerca di fattori che vengono dalla forte identità di Alcamo capaci di farne una città modello piantata sulla tradizione lavorativa familiare.

Numerosi infine gli interventi di assessori e consiglieri comunali della maggioranza e della minoranza su temi prevalenti: giovani, tutela del creato,  consulta giovanile che dialoghi con omologhe strutture comunali, farmacia solidale, ricerca di benessere spirituale.

 Il vescovo era accompagnato dal Vicario foraneo e suo convisitatore don Franco Finazzo, da don Aldo Giordano parroco della Chiesa madre e da altri sacerdoti della città.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prendi Questo BONUS, clicca qui sotto