Trapani, la Guardia Costiera traccia un bilancio dell’attività svolta

20180124_121621La Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Trapani, impegnata nei molteplici settori istituzionali a servizio del cittadino, che vanno dalla salvaguardia della vita umana in mare, sicurezza della navigazione e dei porti, la protezione dell’ambiente marino e costiero e delle sue risorse, al controllo dell’intera ittica, della nautica da diporto e delle attività balneari, traccia un bilancio dell’attività svolta nel corso del 2017.

Gli obiettivi conseguiti nell’ambito della giurisdizione territoriale (marittima e terrestre) del Compartimento Marittimo (comprendente gli Uffici dipendenti di Marsala, Pantelleria, Marettimo, Favignana, Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo), possono sintetizzarsi come segue: 7.579 migranti complessivamente sbarcati presso i porti di Trapani, Marsala, Pantelleria, Marettimo e Favignana; 160 operazioni di ricerca e soccorso in mare, svolte il più delle volte in condizioni meteo marine proibitive, con il salvataggio, complessivamente, di 1.537 persone.

Per quanto riguarda il soccorso in mare, in particolare, nella nota della Capitaneria viene evidenziato che la più rilevante operazione coordinata nel corso del 2017 è quella relativa all’evacuazione degli ospiti del complesso turistico denominato “Villaggio Calampiso” di San Vito Lo Capo, a causa di un incendio che ha interessato la Riserva Naturale dello Zingaro. Nell’operazione vennero impiegate 5 motovedette della Guardia Costiera, 9 motopesca dislocati nel porto di San Vito lo Capo 8 motobarche destinate al traffico passeggeri, 3 unità da diporto. Alle operazioni inoltre partecipavano, 2 unità navali dei Vigili del Fuoco di Trapani.  Nel corso dell’operazione vennero messe in salvo 707 persone.

Numerose anche le attività in altri settori. In particolare sono stati effettuati 17.048 controlli nell’ambito dell’operazione denominata “Mare sicuro”, svolta durante i mesi estivi, sia in mare che sulle spiagge, a tutela della sicurezza delle attività balneari. Sono inoltre state effettuate 51 comunicazioni di notizia di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 33 sequestri penali (d’iniziativa/in esecuzione a disposizioni dell’Autorità Giudiziaria); 936 verbali di contestazione di illecito amministrativo, per un totale di 745.260 euro di sanzioni; 184 sequestri amministrativi per complessivi 12 tonnellate di prodotti alimentari sequestrati per inosservanza alle norme nazionali e comunitarie in materia di commercializzazione dei prodotti della pesca.

Nell’ambito dell’attività ispettiva alle navi straniere il dipendente Nucleo Ispettori PSC (Port State Control) ha sottoposto complessivamente a verifica 11 navi, delle quali 4 sono state detenute in  quanto trovate in condizioni sub-standard rispetto alle Convenzioni Internazionali che regolano la sicurezza della navigazione, costituendo un pericolo per la vita umana in mare e per l’ambiente.

In campo ambientale, nell’ambito della quinta Campagna Nazionale Ambientale, disposta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata effettuata un’intensa attività di controllo che ha portato all’individuazione e al sequestro di: 45.000 metri quadrati circa di area privata, sottoposta a vincoli paesaggistici, interessata da abbandono incontrollato di rifiuti speciali e non (a San Vito Lo Capo); 380 metri quadrati circa di area demaniale marittima – Abusivismo, alterazione ed illecito sfruttamento componenti ambientali della fascia costiera (a Marsala);

Il 2017 si è concluso con i militari della Guardia Costiera impegnati nell’operazione di controllo sulla filiera della pesca marittima denominata Dirty Market, con verifiche presso grossisti, centri di grande distribuzione, pescherie e ristoranti, rientranti nella giurisdizione del Compartimento Marittimo. L’operazione, disposta su tutto il territorio nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata coordinata dal dodicesimo Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo. I militari durante il periodo delle festività natalizie, quando più elevato è il consumo di prodotti ittici e pertanto maggiore dev’essere l’attenzione a tutela del consumatore finale, hanno riscontrato diversi illeciti amministrativi, elevando sanzioni per oltre 30.000 euro con il sequestro di circa 100 chili di prodotto risultato essere non conforme alle vigenti disposizioni comunitarie in materia di etichettatura e tracciabilità delle specie ittiche.

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