Tentato omicidio a Custonaci, arrestato il presunto responsabile

FIORDILINO DOMENICO 07.09.88Un uomo è stato accoltellato a Custonaci. È stato colpito con un coltello da cucina al fegato e allo stomaco, e nonostante sia stato sottoposto immediatamente ad intervento chirurgico è in prognosi riservata, in pericolo di vita.

Le indagini, avviate tempestivamente dai Carabinieri della Stazione di Custonaci, coordinate dalla Compagnia di Alcamo, hanno consentito di arrestare il  presunto responsabile. Con l’accusa di tentato omicidio i carabinieri hanno fermato Domenico Fiordilino, 30 anni, di Custonaci con precedenti di polizia “per minaccia, danneggiamento, violenza a pubblico ufficiale, atti osceni, lesioni personali e porto di armi ed oggetti atti ad offendere”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Fiordilino dopo essersi incontrato ed aver avuto una discussione con un proprio conoscente per futili motivi, probabilmente legati a pregresse questioni debitorie, avrebbe estratto da sotto la maglia un grosso coltello da cucina e lo colpiva con un fendente all’addome, lasciandolo a terra in un bagno di sangue.

La vittima, soccorsa dalla zia che l’ha accompagnata al pronto soccorso dell’Ospedale di Trapani, è stata sottoposta ad una delicata operazione chirurgica viste le gravissime lesioni riportate al fegato e allo stomaco. Nonostante l’intervento tempestivo dei medici, l’uomo si trova ricoverato in prognosi riservata e versa in pericolo di vita, sarà necessario attendere ancora qualche giorno prima di sciogliere la prognosi e dichiararlo fuori pericolo.

I Carabinieri della Compagnia di Alcamo e della Stazione di Custonaci, intervenuti immediatamente sul posto con diversi equipaggi, al termine di rapidissime ed immediate indagini, hanno identificato il presunto colpevole, precipitandosi presso la sua abitazione.

Il trentenne, in un primo momento si era barricato in bagno, minacciando di morte i Carabinieri, ma poco dopo, è uscito dal bagno e si è scagliato contro i militari che “non si lasciavano sorprendere dall’ira del malvivente e, utilizzando lo spray al peperoncino di recente assegnazione ai Reparti dell’Arma dei Carabinieri, rendevano inoffensivo l’aggressore che veniva poi ammanettato e condotto in caserma”.

La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire l’arma e i vestiti indossati dal giovane, il tutto abilmente occultato ed intriso di evidenti tracce di sangue. L’arrestato, al termine della compilazione degli atti di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa della convalida dell’arresto.

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