La Polizia ferroviaria sequestra oltre 800 chili di fili di rame

Operazione della Polizia Ferroviaria di Palermo volta al contrasto dei furti di cavi di rame anche nel territorio di Trapani. In un magazzino nei pressi del Cimitero Comunale di Trapani, gli investigatori hanno trovato al lavoro 3 uomini, tra cui il titolare, G.D. di 35 anni, che dirigeva l’attività riguardante la gestione di rifiuti speciali. Insospettiti dalla presenza, a vista, di spezzoni di rame, gli inquirenti hanno deciso di sottoporre a perquisizione il locale, riuscendo a rinvenire in tutto 825 chili del suddetto metallo, in parte nascosto anche dietro intercapedini ricavate con dei pannelli. In particolare 662 chili di oro rosso presentavano ancora la guaina, mentre altri 120 erano stati già sguainati ed altri 43 consistevano in tubi di rame. G.D. non ha saputo spiegare la provenienza del  materiale rinvenuto né, tantomeno, ha potuto produrre autorizzazioni in merito all’attività svolta che, di fatto, è risultata completamente abusiva. Pertanto il titolare, gravato tra l’altro di precedenti specifici, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’esercizio abusivo dell’attività di gestione, smaltimento e recupero di rifiuti speciali e per riciclaggio. Per quest’ultimo reato sono stati denunciati in stato di libertà anche gli altri due addetti sorpresi nel locale, V.F., di 39 anni, e M.G., di 58 anni, entrambi pregiudicati. Nell’operazione il locale è stato sequestrato e riaffidato in custodia giudiziale al titolare stesso mentre, a seguito del riconoscimento da parte di operatori Enel e Telecom, sono stati riconsegnati alle predette aziende rispettivamente 140 e 13 chili di rame.  Il restante rame, in attesa dell’individuazione dell’esatta provenienza, invece, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato affidato in custodia giudiziale ad una ditta di Trapani.

Grazie a questo sequestro la Polizia Ferroviaria non solo ha posto fine all’illecita attività ma ha anche scongiurato che da essa si configurassero reati ambientali più gravi.