I have a dream… rimarrà un’utopia!
Trapani, ultima frontiera. Questi sono i sogni di un disperato innamorato della sua città, alla ricerca di nuove idee, di un altro rilancio, di un nuovo scossone, di una nuova stizza di adrenalina, che possa far diventare la città falcata non la fine del territorio italiano ma l’inizio.
Una città più verde, più pulita, più ordinata, più organizzata, più apprezzata, più, più, più. Cosa ci manca per essere più… ci manca tanto o ci manca niente, a secondo della prospettiva. Il mare, le spiagge, il clima, la storia, il bellissimo centro storico, le bellezze artistiche, la processione dei Misteri, il museo, le chiese, i palazzi, la biblioteca, il cibo, il porto e l’aeroporto. Proprio quest’ultimi, aeroporto e porto, sono croce e delizia del nostro territorio. Il porto che conta dal 2005 un progetto stratosferico approvato e mai definito, cantieri fermi per i più svariati motivi, ambiente, mafia, fondi, doveva diventare un punto di riferimento per il basso mediterraneo, con i suoi 1000 e più posti per il diporto, punto di attracco delle più grandi navi da crociera, più navi mercantili, più passeggeri, più turismo, più lavoro, più benessere. Ad oggi rimane un’utopia. L’aeroporto, ostaggio e dipendente da una compagnia aerea, naufragato nella incuria della politica locale, regionale e nazionale, ma anche degli operatori, dal comparto del turismo. Perché si preferisce, sempre, prendere il fuoco con le mani degli altri.
Meno servizi, meno governo, meno istituzioni, meno imprenditoria, meno pulizia, meno organizzazione, meno, meno, meno. Cosa ne è rimasta della new city, dopo il 2005, dopo l’American’s Cup, dopo aver ridato ai trapanesi ed alle migliaia di persone che vedevano Trapani per la prima volta, e abbagliati da tanta bellezza, vi si stabilivano, anche solo per pochi mesi all’anno, per immergersi in cotanta magnificenza? Nulla, poco o niente. Se in un primo momento c’era la corsa all’acquisto, adesso gli stessi, vendono, vogliono andare via, scappare.
Ai candidati alla poltrona di sindaco vorrei far arrivare alcune mie proposte, semplici da fare, ma di importanza vitale, secondo me:
- Trasferimento della isola ecologica nelle vicinanze del piazzale Papa Giovanni XXIII, nei pressi del terminal dell’ATM, così che ove sorge l’isola ecologica, si possa trasformare in parcheggio e servizi per i bagnanti, del resto è un obbrobrio questa struttura posizionata fronte mare, fronte spiaggia;
- Zona ZTL, inutile o meglio per niente funzionale così come la si gestisce, in effetti dopo le 20, termine del lavoro della Polizia Municipale, nessuno più controlla, e la ztl si va a fare benedire, con danno per i residenti che trovano sistematicamente gli stalli gialli perennemente occupati da chi non ne ha diritto. Fatta in questo modo non è possibile controllare gli accessi, caso contrario se, invece, la ZTL iniziasse dall’asse di via XXX gennaio, i punti di accesso sarebbero: via Poeta Calvino, via Orfane, via Mercè, via Giudecca, corso Italia e via Ammiraglio Staiti. Poche telecamere e poca vigilanza da parte della Polizia Municipale, le multe fioccherebbero ed entro poche settimane si normalizzerebbe l’accesso al centro storico. In tutti i centri storici che ho visitato erano attive le telecamere nei punti nevralgici.
Firmato: Un cittadino che adora la città di Trapani