Asp, controlli sul tonno fresco per prevenire intossicazioni

TONNO ROSSO“Un’intensificazione dell’attività ispettiva nel settore dei prodotti ittici, utilizzando tutto il personale veterinario disponibile, per prevenire l’insorgenza di intossicazione alimentari da consumo di pesce non idoneo, in aggiunta alla normale attività di vigilanza”. È quanto ha predisposto il direttore del dipartimento di prevenzione veterinaria Diego Todaro, su indicazione del Commissario dell’Asp di Trapani Giovanni Bavetta.

In questo periodo si ha infatti un notevole incremento del consumo di prodotti ittici ed in particolare, di tonno fresco. Le alte temperature ambientali favoriscono la produzione di istamina, soprattutto in alcune specie ittiche come tonno, sgombro, sarde e altro pesce azzurro,  se non viene rispettata la corretta catena del freddo, con conseguente possibile comparsa di una tossinfezione alimentare conosciuta come “sindrome sgombroide”.

“Particolare attenzione dovrà essere posta – aggiunge Todaro – sia allo stato di conservazione che alla tracciabilità di questi prodotti in quanto l’approvvigionamento attraverso i regolari canali (mercati ittici, depositi di prodotti riconosciuti ) e la corretta conservazione del pescato in tutta la filiera produttiva (dalla pesca alla vendita al consumatore finale) consente di assicurare e migliorare la sicurezza alimentare”.

Il Dipartimento veterinario inoltre, nel quadro di un programma di educazione sanitaria rivolto sia agli operatori commerciali che ai consumatori, sta predisponendo un opuscolo informativo nel quale siano trattati, in maniera semplice e comprensibile, i temi della sicurezza alimentare.

Ai consumatori di prodotti ittici l’Asp raccomanda di: fare attenzione ad acquistare i prodotti ittici solo da operatori di fiducia che espongono la merce a temperatura controllata; non interrompere la catena del freddo; evitare il ricongelamento di prodotti scongelati; evitare il consumo di molluschi crudi o poco cotti.

“Va sottolineato infine – conclude Todaro – che l’istamina resiste alla temperatura di cottura, nonché al congelamento o alla surgelazione, e pertanto l’unica profilassi per questa tossinfezione è rappresentata dalla corretta conservazione del prodotto”.

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