Omicidio D’Aguanno, sequestrata l’arma un “Rasoino Catanese”

coltelloRecuperata l’arma utilizzata per uccidere Fabio D’Aguanno. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Trapani, che stanno conducendo le indagini relative all’omicidio avvenuto a Trapani la notte tra lunedì e martedì, davanti un bar di via Tunisi,  dopo aver fermato il presunto responsabile, sono riusciti anche a ritrovare l’arma del delitto. Si tratta di un “Rasoino Catanese” utilizzato nel recente passato dai barbieri siciliani. L’arma, la cui lama è lunga circa 8 centimetri, è stata ritrovata presso la casa della nonna materna.

Subito dopo il fermo, il presunto assassino, Alessio Li Volsi, parlando con i militari, aveva definito l’arma utilizzata con un termine dialettale, “me frate”, che tradotto in italiano significa “mio fratello”. Il rasoio però non venne ritrovato immediatamente dai carabinieri “per le errate e svianti indicazioni fornite dal fermato”. Ieri, dopo l’interrogatorio di convalida del fermo effettuato in carcere, i Carabinieri sono riusciti a raccogliere fondamentali elementi che hanno permesso di rinvenire e sequestrare il coltello che Li Volsi, appena prima del suo fermo, aveva occultato presso la casa della nonna materna, “proprio a dimostrazione – rilevano i Carabinieri – del forte legame che aveva con quell’arma bianca, legame così forte (quasi fraterno, per l’appunto) da non volersene disfare nemmeno dopo la commissione di un delitto così efferato”.

Con il ritrovamento dell’arma utilizzata per la commissione del delitto i Carabinieri hanno aggiunto l’ultimo pezzo che mancava alla ricostruzione del già grave quadro indiziario a carico del ventenne Alessio Li Volsi.

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