Arresto Norino Fratello, i dettagli dell’operazione (video)
È il frutto di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri, sotto il coordinamento della locale Procura, l’operazione “Brother” che ha portato all’arresto, tra gli altri dell’ex deputato regionale Norino Fratello, condannato nel 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa.
Insieme all’ex onorevole regionale sono stati arrestati, con l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso, Gaetano Calvaruso, 61 anni e Davide Amodeo, 29 anni, entrambi residenti ad Alcamo, mentre è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza Salvatore Fratello, 46 anni, fratello di Onofrio, che dovrà rispondere dell’accusa di intestazione fittizia di beni.
L’indagine nei confronti di Norino Fratello, funzionario dell’Inail e già deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha la sua origine dalle attività di intercettazione di conversazioni tra l’ex onorevole regionale e Don Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato nel 2014 “per i reati di violenza sessuale aggravata e concussione, per avere approfittato della propria qualifica di membro della commissione territoriale per la protezione internazionale, al fine di ottenere dai richiedenti asilo, minacciando di negare loro il permesso di soggiorno in Italia, prestazioni sessuali contro la loro volontà”.
Partendo da questi primi dati raccolti dalla Sezione P.G. del Corpo Forestale Regionale, le investigazioni condotte dall’Arma “hanno consentito di far luce su uno spaccato all’interno del sistema dell’accoglienza dei migranti nella provincia di Trapani e la gestione dei centri per richiedenti asilo, divenuti oggetto di interesse da parte di apparati criminali”.
In particolare è emerso come Norino Fratello “gestisse direttamente, quale vero e proprio dominus, numerose cooperative sorte per prestare assistenza agli immigrati, la cui gestione è sempre avvenuta mediante il ricorso a “prestanome” di sua fiducia, con il chiaro intento di occultare la sua reale presenza, non tanto per il suo ruolo di funzionario pubblico, quanto piuttosto al fine di non comunicare e non dichiarare i cospicui introiti derivanti da tali attività. Intestando fittiziamente quote e cariche sociali a terzi soggetti Fratello ha così potuto continuare il proprio business che, nel tempo, gli ha assicurato cospicui introiti”.
L’indagine, basata non solo sull’attività di intercettazione ma anche sulle preziose dichiarazioni di soggetti vicini all’ex deputato regionale, ha permesso di ricostruire il complesso quadro delle attività dell’indagato, cristallizzando l’ipotesi investigativa secondo cui Onofrio Fratello è ed è stato negli ultimi anni il reale dominus di società e cooperative intestandone fittiziamente le quote e le cariche sociali a soggetti compiacenti a lui fedeli.
Dalle indagini è altresì emerso come “la Wellness Sport Center s.r.l., riconducibile sempre all’ex deputato e dichiarata fallita nel 2015 dal Tribunale Civile di Trapani con una notevole esposizione debitoria nei confronti di banche ed imprese, abbia alienato beni e servizi ad altra società, la SPORT-E s.r.l.s., sequestrata nella giornata odierna, costituita da Onofrio Fratello con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare”.