Spagnolo: alla pubblica amministrazione di Erice necessita la stabilizzazione degli Asu
“Tra non molto, i lavoratori “ contrattisti” del Comune di Erice potranno finalmente festeggiare la stabilizzazione nell’organico del nostro Ente; c’è però un folto numero di precari che rimane a guardare: gli ASU. Questi ultimi sono dislocati nei punti strategici dell’amministrazione pubblica e risultano fondamentali per il funzionamento della macchina Amministrativa.
Essi continuano a svolgere le loro mansioni percependo lo stesso sussidio stabilito più di 20 anni fa. Una vera e propria “beffa” che non prevede alcun tipo di indennità aggiuntiva a differenza dei lavoratori che godono del cosiddetto “posto fisso “.
Insomma li oso definire “lavoratori in nero legalizzati dallo Stato”. Nessuno contributo versato negli oltre 20 anni di lavoro svolto per l’Ente. Proviamo ad immaginare cosa rischia un’attività commerciale che non ha i dipendenti in regola. In Italia lo Stato può!!!!
In linea teorica questa categoria dovrebbe lavorare al massimo 20 ore a settimana e sempre in mansioni di supporto ai dipendenti contrattualizzati, oggi non sembra essere così: “Vista la carenza di personale, del nostro Ente, molto spesso, questi lavoratori suppliscono in tutto e per tutto nelle attività che dovrebbero svolgere i dipendenti.
L’elevato numero che compone il bacino, la formazione ormai acquisita da questi dipendenti e le necessità di organico della pubblica amministrazione necessitano della stabilizzazione degli Asu; tutto ciò sembra essere ancora un miraggio nonostante il Consiglio Comunale e l’Amminstrazione, assolvendo al dovere, hanno approvato, in tempi celeri, tutti gli strumenti finanziari propedeutici alla stabilizzazione anche di parte di lavoratori Asu.
Il programma elettorale di governo della città di Erice cita che . nell’arco di tre anni dal suo insediamento , cioè già a partire, dal 2018, il governo della città avrebbe assunto 32 contrattisti più 9 Asu.
Nella seduta odierna, in via preliminare ho chiesto all’Assessore Baiata, un incontro con i lavoratori Asu per comprendere meglio le intenzioni dell’Amministrazione al fine di far comprendere meglio agli stessi lavoratori quale destino li attende. Il dovere oltre che morale è anche politico.
Nella stessa seduta è stata approvata all’unanimità la mozione, a firma del sottoscritto, che mira ad incrementare la raccolta differenziata attraverso la collocazione di eco-compattatori nel territorio comunale.
Molteplici gli effetti positivi che si otterranno quali :
-Riduzione del volume dei rifiuti di imballaggio e dei loro costi di gestione;
-Riduzione dell’inquinamento atmosferico in relazione ne alla riduzione del numero dei trasporti con risparmi per l’Ente in termini di costi;
-Incentivazione dei cittadini verso un comportamento più rispettoso dell’ambiente e del materiale che non deve essere sottoposto ad ulteriori operazioni di selezione e/o trattamento.
Dobbiamo iniziare ad intendere il rifiuto come “ risorsa” e non come un “problema”. Ritengo che nei quartieri popolari sia ancora più importante installare gli eco-compattarli, per far comprendere ai più piccoli l’importanza della differenziata.
Ormai esistono aziende che forniscono gli eco-compattatori in comodato d’uso gratuito ( quindi nessun costo a carico dell’Ente )e, tramite la collaborazione con le imprese operanti sul territorio, si può studiare un piano di incentivi che spingano il cittadino a differenziare la plastica e l’alluminio.
Il Consiglio Comunale di Erice ancora una volta si mostra sensibile verso i problemi che interessano l’ambiente; poco più di un mese fa, approvando all’unanimità la mozione proposta dal sottoscritto ( Del. n 93 del 23/08/2018) e firmata dai e dai consiglieri Barracco ( m5s) e Agliastro (pd), ha deciso di fare diventare la città di Erice, “ PLASTICA MONOUSO FREE” così come citano le direttive dell’UE. Insomma Erice una città ecologicamente al passo con i tempi.
Mi auguro che anche il limitrofo comune di Trapani, con la trattazione della mozione presentata della consigliera Grazia Spada (mia moglie), possa determinarsi in tal senso donando ai cittadini Trapanesi una città civile e al passo con i tempi insomma, una città come tante altre“.
F.to Giuseppe Spagnolo Movimento Cives