Sostegno al reparto di Chirurgia Generale dell’ospedale S. Antonio di Trapani
“Ma come volete che gli uomini facciano a voi, cosí fate a loro.” Gesù, Vangelo di Luca, 6:31
Nel pomeriggio di venerdì 20 dicembre, i componenti dell’associazione socio-culturale “G.o.d. Tre Mari d’Italia, sezione di Erice”, hanno voluto rendere visita all’Unità Operativa di Chirurgia Generale del Distretto Ospedaliero Sant’Antonio Abbate di Trapani, diretta dal Dottor Paolo F. Buffa, per ringraziare i medici e il personale sanitario tutto del reparto per il loro pregevole lavoro a sostegno dei pazienti che assistono. “L’Unità di Chirurgia Generale del Sant’Antonio Abbate è un fiore all’occhiello della sanità provinciale – afferma il dottor Pio Lo Giudice, presidente dell’associazione G.o.d. Tre Mari di Erice – e si distingue non solo per la professionalità di medici e paramedici ma anche per l’umanità con la quale trattano i pazienti ivi ricoverati”. L’associazione socio-culturale, attraverso i suoi iscritti e componenti attivi, ha voluto rendere merito al dottor Buffa e al suo reparto, in occasione delle festività di fine anno, consegnando al Primario, ai medici e al personale infermieristico, alcune targhe di ringraziamento per il loro costante apporto al miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti che assistono. “Il lavoro silenzioso dei medici e degli infermieri dovrebbe essere plaudito e preso ad esempio da qualsiasi persona che abbia a cuore il miglioramento della società – continua Pio Lo Giudice – noi dell’associazione G.o.d. Tre Mari d’Italia abbiamo voluto ringraziarli per il loro impegno e oggi, ancora di più, li ringraziamo per le emozioni e le belle sensazioni che ci hanno suscitato durante la visita del reparto.” Dopo lo scambio di auguri con il personale medico e paramedico, i componenti dell’associazione G.o.d. Tre Mari d’Italia hanno consegnato dei panettoni da distribuire ai pazienti in cura e ai loro familiari. Si allegano foto dei momenti più significativi, per gli usi che la stampa ritenesse opportuno farne ai fini di sensibilizzare gli utenti dei rispettivi organi di informazione.