Paceco. Celebrata la Festa della Liberazione

 

Con una partecipazione ridotta all’essenziale a causa dell’emergenza Covid-19, è stato celebrato anche a Paceco l’anniversario della Liberazione dal regime nazifascista.

In piazza Vittorio Emanuele, soltanto il Sindaco, Giuseppe Scarcella, e il presidente provinciale dell’Associazione nazionale partigiani (Anpi), Aldo Virzì, insieme al parroco, don Vincenzo Basiricò, hanno potuto commemorare le vittime della Resistenza, con la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti, dove dall’anno scorso si trova anche una lapide in memoria di quanti persero la vita nella resistenza all’oppressione nazifascista.

Nel corso della celebrazione, aderendo all’iniziativa attuata da decine di altri sindaci siciliani, il Sindaco Scarcella ha letto ad alta voce la poesia “La madre del partigiano” di Gianni Rodari:

“Sulla neve bianca bianca

c’è una macchia color vermiglio;

è il sangue, il sangue di mio figlio,

morto per la libertà.

Quando il sole la neve scioglie

un fiore rosso vedi spuntare:

o tu che passi, non lo strappare,

è il fiore della libertà.

Quando scesero i partigiani

a liberare le nostre case,

sui monti azzurri mio figlio rimase

a far la guardia alla libertà”.

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