Inaugurato l’abbeveratoio di via Pepoli

Ieri sera, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose nonché di diversi cittadini trapanesi, è stato inaugurato lo storico abbeveratoio di via Conte Agostino Pepoli, restaurato dopo anni di abbandono. Le opere, eseguite dalla A&P Costruzioni, consentono al quartiere di recuperare uno dei più apprezzati monumenti cittadini finalmente ritornato all’antico splendore. Grande l’emozione, specialmente per alcuni anziani abitanti della zona, che da tempo chiedevano di rimettere in funzione l’abbeveratoio. Tra i presenti anche i responsabili della City Green Light (che ha donato le telecamere di sorveglianza), ai quali – unitamente alla A&P Costruzioni – è stata consegnata una pergamena ricordo a titolo di ringraziamento dall’amministrazione. La cerimonia è stata introdotta dalla prof.ssa Lina Novara che ha ricordato ai presenti la storia del monumento. Successivamente, dopo gli interventi del sindaco Tranchida e del Vescovo Fragnelli incentrati sul tema dell’accoglienza, della condivisione e della fraternità, il Priore e la sindaca di Erice Toscano hanno tagliato il nastro. Il sistema di funzionamento dell’abbeveratoio prevede che i motori si fermino per venti minuti ogni due ore. La sera è previsto lo stop alle 22.30 per riprendere a funzionare alle 8 del mattino seguente. Quattro fari illumineranno ogni sera il monumento.
Dichiarazione del sindaco Giacomo Tranchida: “Oltre al recupero del monumento in se, da troppo tempo lasciato in abbandono dalle precedenti amministrazioni, il valore culturale ha un aspetto semplice ma vitale: l’acqua che proviene dalle sorgenti ericine di Difali, che supera i confini ed unisce da sempre la comunità trapanese a quella ericina e che addirittura, come un tempo, ne caratterizza la comune generosità nell’offrirla in termini di accoglienza ai pellegrini (forestieri). Questo è il valore culturale di questo monumento e le generazioni che verranno avranno l’onore di essere custodi di questo passato e l’onere di esserne cultori per il futuro“.

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