RICCI DI MARE PESCATI IN PERIODO VIETATO ED ALL’INTERNO DELL’AREA MARINA PROTETTA SCATTA IL SEQUESTRO DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI TRAPANI

Ieri, i militari della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Trapani imbarcati sul battello veloce g.c. a88, perlustrando lo specchio acqueo antistante la località “cala tramontana” dell’isola di Levanzo, situata nella zona di riserva generale dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, hanno scoperto, a 10 mt. di distanza dalla costa e subito prelevato da un fondale profondo circa 1,5 mt., tre sacchi contenenti, in totale, oltre 1.000 esemplari di ricci di mare (paracentrotus lividus), nascosti da ignoti.

Tutti i ricci scoperti sono stati poi recuperati, liberati e rigettati immediatamente in mare in quanto ancora vivi mentre l’attrezzatura da pesca subacquea rinvenuta, quattro bombole di aria con relativi erogatori e misuratori di pressione, è stata invece sequestrata e portata in capitaneria.

Sono tutt’ora in corso ulteriori attività per individuare i pescatori di frodo che hanno illegittimamente catturato gli esemplari di ricci di mare all’interno della “zona b” di riserva generale dell’area marina protetta delle Isole Egadi, dove la pesca professionale e sportiva sono consentite solo con autorizzazione rilasciata dall’ente gestore, tra l’altro in un periodo di fermo biologico necessario per garantire il ripopolamento della specie.

L’attività svolta ha consentito di arginare, per tempo, il fenomeno della pesca abusiva di ricci sul litorale trapanese ed i controlli effettuati rientrano nella più generale attività di vigilanza effettuata dal corpo lungo la costa, che continuerà costantemente anche nei prossimi giorni, allo scopo di prevenire e, ove occorre, sanzionare l’attività di pesca illegale.

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