Progetto Tunisia-Italia di Terna: oggi riunione in Capitaneria a Mazara. Il sindaco Nicola Catania propone lo smantellamento e la bonifica del depuratore di Selinunte

Il sindaco di Partanna, Nicola Catania, ha partecipato oggi alla riunione convocata presso gli uffici della Capitaneria di Porto a Mazara del Vallo, per illustrare i termini di attuazione dell’Accordo di programma tra la Regione Siciliana – Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità – la stessa Capitaneria e Terna Italia, che si rivolge ai territorio di Partanna, Campobello di Mazara e Castelvetrano.
Al centro dell’attenzione c’è il progetto ‘TUNITA’, il ponte energetico invisibile progettato per collegare due grandi sistemi elettrici: l’Europa e l’Africa. Il nuovo collegamento elettrico tra Italia e Tunisia metterà in comunicazione la stazione elettrica di Partanna con una stazione corrispondente, nella penisola tunisina di Capo Bon, con una potenza di 600 MW, realizzato in corrente continua e inserito nelle Rete elettrica nazionale attraverso una Stazione di conversione da corrente continua in alternata.
Terna ha stabilito di realizzare il tutto lontano dall’abitato, a fianco della stazione elettrica esistente a Partanna, con architetture e colori in sintonia con il paesaggio e circondata da una barriera naturale di alberi. Da Partanna si arriverà alla costa con un cavo interrato che percorrerà strade esistenti lasciando inalterati ambiente e paesaggio, incluse le zone costiere di approdo. Costante l’attenzione al territorio e all’ambiente da parte del sindaco Catania, che sull’argomento, alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Castelvetrano e Campobello di Mazara, è intervenuto con una precisa proposta orientata a fornire risposte tecniche coniugate con il minimo impatto possibile, che è stata condivisa e sposata, perché ritenuta interessante e ottimale per rilanciare l’economia selinuntina, dal sindaco di Castelvetrano, Enzo Alfano, e da tutti i partecipanti al tavolo tecnico: “Proponiamo a Terna di sostenere le spese di bonifica e smantellamento del depuratore di Selinunte, rinunciando ai nostri benefici e mettendo a disposizione il nostro depuratore di contrada Ruggero che può tranquillamente ricevere altri reflui – ha detto Catania – a condizione che lo stesso venga opportunamente efficientato a cura di Terna. Il tutto in un’ottica di arricchimento e sviluppo della fascia costiera selinuntina.
Crediamo che un intervento del genere possa metterci nelle condizioni, con la compartecipazione delle istituzioni locali, di ottenere una riqualificazione ambientale migliore, che certamente merita la fascia costiera selinuntina, e che così, potrebbe esercitare una maggiore e più qualificata attrazione turistica”.

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