TRAPANI, Fratelli d’Italia: “SUL MERCATO ITTICO, TRANCHIDA, SEGUE LA NOSTRA LINEA”

Qualche giorno fa, con quello che è sembrato più un atto di forza che unordinanza, il sindaco di Trapani imponeva di fatto il trasferimento del mercato ittico al dettaglio sito nell’area ex Cooperativa S. Alberto di via Cristoforo Colombo ai locali comunali al chiuso della stessa via. Abbiamo denunciato l’inutilità dell’iniziativa, dopo un produttivo confronto con i pescatori, chiedendo di sospendere liniziativa che sicuramente avrebbe portato all’ennesima situazione provvisoria e ad un relativo danno economico.
Il sindaco Tranchida, anche se con caparbietà, sembra averci ascoltato. Lo testimonia il fatto che abbia firmato, con grande urgenza, l’ordinanza il 5 novembre scorso e ad oggi non si hanno notizie su una probabile apertura del mercato ittico al chiuso, salvo un comunicato degno di licenza poetica pubblicato il 15 novembre. Insomma non si prospetta nessuna data di apertura e segnaliamo che, entro il 31 dicembre, il sindaco dice che avrà addirittura superato la fase transitoria prevista per i primi giorni di attività del mercato al chiuso, ma non ha la bacchetta magica.

Una ricetta, quella del nostro Chef, fatta in gran parte di presunzione amministrativa ed assenza di confronto quanto basta, hanno dato vita all’ennesima situazione di stallo imperdonabile. Riteniamo opportuno ricordare ai cittadini che il mercato all’aperto ancora attivo, da mesi non ha più le autorizzazioni di agibilità e la totale assenza delle idonee condizioni igienico sanitarie è sotto gli occhi di tutti.

Ringraziamo la Capitaneria di Porto ed i Carabinieri che hanno riportato un briciolo di legalità al porto peschereccio di Trapani e tanta dignità agli operatori regolari, da cittadini ci aspettiamo una costante attenzione al luogo che dovrebbe portare il buon pescato trapanese direttamente sulle tavole delle famiglie del territorio.

In risposta ai chiarimenti chiesti dai pescatori il sindaco rimanda al regolamento dei mercati del quale ne abbiamo letto i contenuti e dobbiamo darne atto, l’amministrazione sogna in grande. Non ci rincuora il fatto che tutto potrebbe sprofondare in un incubo, la totale assenza di azioni concrete è snervante per operatori e cittadini. Tranchida ha fermato, come da noi chiesto, l’apertura dell’ennesimo mercato provvisorio ma si nasconde dietro il brillante lavoro delle forze dello stato assumendo una posizione vergognosamente attendista.

Il mercato ittico all’aperto ancora attivo va chiuso e messo in sicurezza. L’amministrazione selezioni un luogo idoneo e sicuro, dove posizionare i rigattieri” nell’attesa della ristrutturazione del cosiddetto “Mercato ittico e Agroalimentare” in progetto. Lamministrazione può anche aprire il caro mercato ittico al chiuso se volete ma i pescatori, gli “Imprenditori del Mare” come li chiama Tranchida, resteranno a vendere il pesce sulle proprie imbarcazioni fino a che non sarà totalmente chiaro e prospettico il costo annuale da affrontare per lavorare su un banchetto al suo interno e questo non potrà accadere fino a che non ci sarà una macchina logistica attiva, un vero confronto con i pescatori e la consapevolezza di quanto pesi la gestione di una tale struttura pubblica o privata che sarà.

Riempire comunicati con belle parole è semplicissimo, ma la gente di mare è gente concreta e come unico obiettivo ha quello di sostentare la famiglia.

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