Un Gala lirico dedicato a Renata Tebaldi, una delle più grandi cantanti liriche del Novecento

La stagione sinfonica 2022 del Luglio Musicale Trapanese prosegue, lunedì 8 agosto, alle ore 21.00, al Teatro open air “Giuseppe Di Stefano”, con uno straordinario Gala dedicato a Renata Tebaldi, in occasione dell’anniversario della sua nascita. Una tra le più grandi cantanti liriche italiane, una delle più eclatanti espressioni artistiche della storia del melodramma nel mondo. L’assoluto prestigio mondiale che dal 1944 al 1976 è stato attribuito a Renata Tebaldi l’ha trasformata in una figura simbolica italiana al pari dei più grandi artisti della storia della cultura di ogni epoca.
Protagonisti del Gala Tebaldi saranno il soprano Marta Mari, il tenore Giuseppe Infantino, il baritono Jan Zadlo.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Luglio Musicale Trapanese sarà Aldo Sisillo. Il repertorio della serata spazierà da Bizet a Mozart ai capolavori verdiani ed ancora musiche di Boito, Mascagni, Rossini, Puccini.

Anche quest’anno il Luglio Musicale Trapanese dedica un Gala lirico ad un celebre protagonista del melodramma italiano di cui ricorre un anniversario e del quale, tra un’aria e l’altra, si ripercorreranno le tappe fondamentali del percorso artistico: nel 2021 il Gala era stato dedicato al tenore Giuseppe Di Stefano al quale è intitolato il teatro.

BIOGRAFIA RENATA TEBALDI

Renata Tebaldi nasce il 1° febbraio 1922 a Pesaro, ma trascorre la sua infanzia a Langhirano, in provincia di Parma. Inizia gli studi di canto al Conservatorio di Parma con Ettore Campogalliani, ma deve la sua formazione soprattutto all’illustre soprano Carmen Melis, con la quale si perfeziona al Liceo Musicale Rossini di Pesaro.

Debutta il 23 maggio 1944 al Teatro Sociale di Rovigo come Elena nel Mefistofele e l’anno dopo è al Regio di Parma (La Bohème, L’Amico Fritz e Andrea Chénier) e al Verdi di Trieste (Otello).

L’11 maggio 1946 partecipa al concerto di riapertura della Scala di Milano diretto da Arturo Toscanini, che conia per il suo intervento nel Te Deum di Verdi il leggendario attributo di “Voce d’Angelo”. In quell’anno debutta alcuni suoi cavalli di battaglia, come Lohengrin (Parma), Mefistofele (Margherita, Milano), Tosca (Catania). Nel 1947 è alla Scala per I Maestri Cantori, dove tornerà in opere diverse per altre nove stagioni, sino al 1960. Debutta anche all’Arena di Verona (Faust), all’Opera di Roma e al San Carlo di Napoli (La Traviata e Tannhäuser), teatro destinato a diventare la sua autentica roccaforte per l’Italia.

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