MADRE MEDITERRANEO – STORIE E SUGGESTIONI PER IL PRIMO GIORNO

Una performance di danza e musica di Silvia Giuffrè, ha inaugurato ieri la seconda edizione di Madre Mediterraneo, il Festival delle identità organizzato dal Comune di Trapani in collaborazione con l’Ente Luglio Musicale Trapanese. 
La danzatrice e coreografa Silvia Giuffrè ha ballato in dolce attesa e ha dato vita ad una libera interpretazione, in prima assoluta, sulla divinitàfemminile greca, Demetra, la dea materna e della fertilità, della Terra e delle messi, legata nel mito alla città di Trapani. A partire dalla sonorizzazione dell’ambiente, lo spazio è diventato vivo, fluido, misterioso ed emotivamente coinvolgente. La performance ha emozionato il pubblico del Chiostro di San Domenico, in un’armonia dei sensi, attraverso un percorso di suggestioni che ha alternato momenti fatti di corpo, parola e suono, in grado di evocare trame, concetti e forme, tutte legate al tema della maternità e del rito. Lo spazio scenico era una distesa marrone di terra. Demetra è seduta su uno sgabello/trono, in abito solenne. La dea ha i piedi immersi in un magnifico tappeto di terra. Ai quattro angoli dello spazioscenico, stanno gli oggetti che simboleggiano le stagioni: un manipolo di spighe, un cesto di frutta, fiori sparsi, l’acqua delle piogge d’inverno. Demetra attende. E’ in dolce attesa. Attende l’arrivo del bene più prezioso, la figlia Persefone, chiamata Kore, la “fanciulla” generata da Zeus. La sua danza sospesa e armonica ha raccontato il gesto amorevole della madre che si prepara, che si prende cura e che ascolta il suo corpo “doppiamente vivente”. I suoi movimenti sinuosi e narrativi sono gesti del rito sacro, e raccontano il mistero della vita. Demetra usa il vento come messaggero di parole dolci; teneri sussurri di amore per la sua bambina. Sempre al vento affida il suo sconforto, quando la figlia verrà rapita da Ade.
 
Al termine del primo spettacolo sono saliti sul palco il sindaco del Comune di Trapani Giacomo Tranchida, l’assessore alla cultura del Comune di Trapani Rosalia d’Alì, il consigliere delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese Natale Pietrafitta, il direttore artistico di Madre Mediterraneo Mariza d’Anna, il coordinatore del progetto “Festival delle Identità” Giacomo Pilati. 
“Il Chiostro di San Domenico da adesso in poi diventerà un polo culturale della Città di Trapani, un luogo in cui la lettura, la musica, l’arte, l’editoria si incontreranno con numerose iniziative ed eventi in programma”– questo il leit motiv dei loro interventi. 
Grande successo anche per “Tracciati musicali dal classico al pop”, il concerto dell’Orchestra di fiati del Conservatorio di musica “A. Scontrino” di Trapani che si è tenuto ieri sera. L’orchestra, diretta dai maestri Michele Netti e Paolo Morana, ha eseguito musiche di Rota, Morricone, Piovani, Waignein, Piazzolla. 

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