Democrazia Partecipata: ecco i due progetti attivati dal Comune di Erice

Si informa la cittadinanza che il Comune di Erice ha attivato n.2 progetti finanziati con i fondi destinati alla Democrazia Partecipata. Le risorse necessarie per l’organizzazione dei progetti, dando seguito alle preferenze dei cittadini che hanno risposto all’avviso pubblico del 21 ottobre 2022 scegliendo tra otto possibili àmbiti d’intervento, sono state destinate alle Politiche giovanili.

Il primo progetto si intitola “Dietro al muro” ed è organizzato dall’associazione culturale La compagnia dei mirtilli. Si tratta di un percorso didattico, gratuito ed aperto a tutti i residenti nel comune di Erice dai 14 anni, sulla pittura murale. Il corso prevede un ciclo da cinque lezioni da tre ore ciascuna riguardanti il muralismo contemporaneo; dal muralismo messicano all’origine dei graffiti, con un approfondimento finale sulla street art a cui seguirà lo svolgimento di due murales. Le lezioni si svolgeranno presso i locali dell’oratorio della Chiesa San Paolo, a Villa Mokarta, in collaborazione con VMK LAB.

Il secondo progetto si intitola “Dietro le quinte” ed è organizzato dalla Danzart Academy. Consisterà in un laboratorio finalizzato alla formazione dei giovani che dovranno portare in scena l’opera “Pierino e il lupo” di Sergej Prokof’ev. Il laboratorio, indirizzato agli studenti delle scuole medie e superiori del territorio ericino, prevede 12 incontri di cui 2 settimanali di 2 ore, a partire da fine mese.

In allegato le due locandine per le iscrizioni e per ulteriori informazioni.

«Il Comune ha dato seguito alle indicazioni pervenute dai cittadini e, tramite il settore Servizi sociali, ha dato il via ai due progetti – commentano la sindaca Daniela Toscano e l’assessora con delega alle politiche sociali e giovanili, Carmela Daidone -. Quanto al primo dei due, ci auguriamo che il percorso didattico coinvolga ed interessi molti giovani che possano sviluppare ed esprimere la propria creatività tramite interventi pittorici sul tessuto urbano. Una società educante, infatti, avvia discussioni sull’identità dei luoghi così da sviluppare occasioni di utilizzo e valorizzazione degli stessi, migliorando l’immagine della città attraverso possibili nuove forme d’arte. Per quanto concerne invece il secondo progetto, si tratta di un laboratorio che va nella direzione del consolidamento della socialità negli adolescenti che negli ultimi anni, a causa della pandemia, hanno dovuto spesso rinunciare ai rapporti umani con i loro coetanei. Riteniamo che la danza e la drammaturgia siano due mezzi straordinari per riavviare questi rapporti ed anche per favorire l’inclusione ed è per questo che ci auguriamo che siano tanti gli studenti a voler partecipare».

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