GIORNATE FAI DI PRIMAVERA. Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi, sabato 25 e domenica 26 marzo 2023
In Sicilia torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 70 luoghi poco noti o inaccessibili in 28 città . In occasione delle Giornate di Primavera sostieni il FAI con l’iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando all’evento e, fino al 2 aprile, con l’invio di un SMS al 45584.
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. «In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano».
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata la riduzione di 10 euro su tutte le quote; ad esempio, l’iscrizione individuale sarà a 29 euro anziché 39 – potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Inoltre, fino al 2 aprile 2023 si potrà sostenere la missione del FAI donando con un SMS o una chiamata da rete fissa al numero 45584. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e, sempre per la rete fissa, di 5 euro da TWT, Convergenze, PosteMobile.
LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA 2023 IN SICILIA:
Quest’anno, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, in Sicilia verranno proposte oltre 70 aperture in 28 città, di cui 27 dedicate al “Grand Tour”, pensate per guidare i moderni viaggiatori sulle tracce di coloro che nei secoli visitarono questi luoghi. Tra le aperture previste:
AGRIGENTO
PERCORSO MANNALA’ – DAL QUARTIERE DEGLI STAZZONARI AL BAROCCO DI GIRGENTI
Porta di Ponte
La Porta di Ponte rappresenta, per queste Giornate FAI di Primavera, il punto di inizio virtuale di un bel tour per il quartiere arabo di Mannalà, ricco di testimonianze storico-artistiche e religiose di indubbio prestigio che lasceranno il visitatore letteralmente “a bocca aperta”.
Salita Madonna degli Angeli
La scalinata si trova all’inizio della Via Atenea, arteria principale della città, e inerpicandosi verso la parte alta, unisce il “centro” con il quartiere arabo di Mannalà, oggi Madonna degli Angeli. Recentemente è stata rivalutata con l’istallazione di opere di abbellimento a cura dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento.
Chiesa Madonna degli Angeli
La Chiesa Madonna degli Angeli, nel cuore dell’antico quartiere Mannalà, detta la Porziuncola delle Indulgenze o Gioiosa, è una delle chiese, affascinanti e tutte da scoprire, di Agrigento. La sua apertura rappresenta inoltre un’assoluta prima volta nei programmi delle Giornate FAI.
Chiesa della Badiola
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso, detta Badiola, e l’annesso Monastero (fondato sotto la regola del terz’ordine francescano) furono edificati nel 1529. La chiesa è a unica navata e custodisce belle tele, alcune delle quali provenienti dalla Chiesa di San Michele, che è stata danneggiata dalla frana del 1966 e poi è stata abbattuta.
Palazzo Celauro – Apertura del percorso legata al Grand Tour
Palazzo Celauro, risalente al Settecento, è vivace espressione del barocco cittadino e presenta, al primo piano, imponenti balconi con ringhiere in ferro battuto, oltre a un notevole portone d’ingresso. Vi soggiornarono, tra gli altri, Goethe e l’imperatore Giuseppe d’Austria.
CALTANISSETTA
SUI PASSI DI GOETHE. GRAND TOUR NELLA CALTANISSETTA DEL ‘700 – Itinerario legato al Grand Tour
Partendo dall’atrio del Palazzo del Comune, dove si trova la targa commemorativa della visita di Goethe alla città nel 1787, i visitatori ripercorreranno i passi del poeta e scrittore tedesco dirigendosi verso la Chiesa di S. Agata. Cammineranno pper via Umberto fino al palazzo in cui si dice Goethe abbia pernottato; in direzione opposta, giungeranno a Piazza Garibaldi su cui si affaccia la Chiesa di S. Sebastiano con la sua cripta. Seguirà la visita della Cattedrale S. Maria La Nova e la salita (facoltativa) al campanile di destra da cui si potrà ammirare un’inedita vista sul centro storico cittadino.
MUSSOMELI (CL)
POLIZZELLO, LA SCOPERTA DEL BORGO E DELL’AREA ARCHEOLOGICA
In occasione delle Giornate FAI, sarà possibile visitare l’antico borgo di Polizzello, la cui esistenza è legata alle sorti di una famiglia nobilissima e blasonata: quella dei Lanza. Un pugno di case che ha fatto da sfondo e cornice alle biografie di uomini protagonisti della storia siciliana e non solo: dal principe Pietro Bonaventura fino a Raimondo Lanza, il grande dandy al quale Modugno dedicò la celebre canzone “Vecchio frack”. Il percorso condurrà infine all’area archeologica, aperta per la prima volta. Sita su una collina a 877 metri di altezza, si potrà ammirare l’acropoli risalente al periodo della protostoria e arcaico con sacelli e tombe a grotticelle.
CATANIA
GRAND TOUR: GIARDINO DI GOETHE E BALCONATA PALAZZO BISCARI Apertura legata al Grand Tour
Il Palazzo Biscari è stato costruito dopo il terremoto del gennaio 1693. Dopo il 1764 il principe Ignazio Paternò Castello, V principe di Biscari, fece realizzare dall’architetto Francesco Battaglia il salone con la volta traforata e la galleria, con l’elegante scala, la cui facciata fu anch’essa allineata alla sottostante cinta muraria. Il principe fece inoltre completare l’incantevole giardino con le caratteristiche coperture a pagoda, dove soggiornò anche Goethe.
PALAZZO SCUDERI
Ingresso su prenotazione riservato agli iscritti FAI
Il settecentesco Palazzo Scuderi di Bonaccorsi, ancora oggi abitato dai discendenti del fondatore Rosario Scuderi, si trova nel centro storico di Catania. La sua maggiore attrazione è costituita dalle stanze dipinte: il ciclo delle decorazioni comprende riferimenti alla classicità e ai grandi filosofi e scrittori dell’antichità. Questo edificio sarà eccezionalmente visitabile in occasione delle Giornate FAI. Oggi in città rimangono pochissimi esempi di palazzi settecenteschi perché spesso sono stati distrutti in epoche successive o rimaneggiati.
ACIREALE (CT)
GRAN TOUR: SEMINARIO VESCOVILE Apertura legata al Grand Tour
Bene privato aperto grazie alla collaborazione del Rettore Padre Giovanni Mammino. I visitatori potranno visitare le due stanze del Fondo librario antico: nella prima stanza ci sono le varie sezioni con opere a stampa dal XIX al XX secolo, nella seconda libri in fase di catalogazione (manoscritti, cinquecentine, e opere a stampa del XVII- XIX secolo). Al secondo piano si visiterà il grande salone (ex sala lettura) e la cappella con vivaci decorazioni delle colonne e alle pitture di F. Patanè.
MILO (CT)
CHIESETTA DEL PRAINO
La Chiesetta del Praino sorge a Milo, “città del vino e della musica”. È immersa nel verde dei vigneti e dei boschi, isolata dal piccolo borgo seicentesco di Praino. Tipica chiesetta rurale del XVIII secolo, fino agli anni ‘50 del secolo scorso era punto di riferimento sociale e religioso per gli abitanti della zona. Il mare Ionio e la costa della Sicilia orientale sono incantevole sfondo naturale del piccolo edificio. La Chiesa aperta al culto fino agli anni ‘60 non è normalmente visitabile.
FIUMEFREDDO DI SICILIA (CT)
GRAND TOUR: CASTELLO DEGLI SCHIAVI Apertura legata al Grand Tour
Il Castello degli Schiavi è una raffinata e sontuosa dimora storica che si trova sulla via Marina che congiunge Fiumefreddo di Sicilia a Marina di Cottone. Tutta questa zona fu minuziosamente descritta e dipinta dal pittore e incisore francese, Jean-Pierre Houel, uno dei più noti viaggiatori del Grand Tour in Sicilia di fine Settecento. La visita permetterà di scoprire le meraviglie della Corte del Castello, della Chiesa consacrata alla Madonna della Lettera, del magazzino e dell’antica cantina.
VILLAGGIO DI BORGO CASCINO
Borgo Cascino, piccola frazione di Enna, offre uno scenario suggestivo per via delle sue caratteristiche architettoniche e storiche. La sua ubicazione richiama l’immagine del paesino di collina dove è possibile immergersi in un’atmosfera d’altri tempi circondati da un ambiente rurale. Fu edificato nel periodo fascista, nell’ambito del programma di ripopolamento e riforma agraria del latifondo siciliano, e l’architetto che curò il progetto fu il Giuseppe Marletta. Presenta una scenografica piazza centrale circondata da edifici con portici, una chiesa, una scuola rurale, un edificio postale, una torre civica.
NICOSIA (EN)
PERCORSO DELLE CHIESE DI SAN CALOGERO, SANT’ANTONIO ABATE E SAN BENEDETTO
Dalla Chiesa di San Calogero o Santa Maria degli Agonizzanti, piccolo e prezioso museo d’arte nicosiana, si possono ammirare nove quadroni affrescati dal nicosiano Filippo Randazzo, collocati sopra il cornicione e riproducenti scene dell’infanzia di Gesù Cristo, una serie di medaglioni con santi confessori e due sante vergini e gli apostoli Pietro e Paolo. Di pregio il magnifico soffitto ligneo a cassettoni scolpito e dorato, con sculture di Filippo Quattrocchi. La Chiesa di Sant’Antonio Abate conserva gli archi gotici, la statua di San Sebastiano, un organo del Settecento e una grande tela raffigurante La presentazione al Tempio e la Circoncisione di Gesù, opera del pittore nicosiano Nicola Mirabella. Della Chiesa di San Benedetto si potranno ammirare il portale gotico e il rosone finemente lavorati e intagliati.
PIAZZA ARMERINA (EN)
GRAN PRIORATO DI SANT’ANDREA “LUOGO DEL CUORE”
Il complesso, denominato Gran Priorato di Sant’Andrea, sorge appena all’esterno dell’agglomerato urbano di Piazza Armerina e si presenta come un insieme articolato di volumi chiusi e compatti. L’interno della chiesa conserva un notevole apparato di affreschi, che vanno dal XII agli inizi del XVI secolo; questo insieme costituisce un documento importante per l’evoluzione della pittura medievale in Sicilia e dei suoi rapporti con la produzione artistica italiana ed europea.
MESSINA
LA CITTÀ IN UN MUSEO, IL MUSEO NELLA CITTÀ
La Spianata dei Greci, un’estesa area espositiva a cielo aperto affacciata sullo Stretto e prospettante il complesso edilizio del Mume rappresenta la culla dove configurazione naturale e stratificazione storica della città trovano dimora in una perfetta e felice leggibilità. Oggi, lungo le aiuole di piante mediterranee e nei piazzali di questo spazio espositivo di circa 3.500 mq, come pure nel cortile dell’ex filanda Mellinghoff, sono collocati sontuosi elementi architettonici e decorativi – portali, stemmi, mensoloni, sarcofagi, capitelli – che costituiscono frammenti tanto preziosi quanto poco conosciuti della storia culturale e civile della città.
PALERMO
AULA BUNKER UCCIARDONE
PRENOTAZIONI CHIUSE, NON SI ACCETTANO VISITATORI NON PRENOTATI
L’Aula bunker dell’Ucciardone fu costruita appositamente in occasione del Maxiprocesso di Palermo contro Cosa nostra. Si decise di costruirla all’interno del complesso del carcere Ucciardone per permettere uno spostamento agevole dei detenuti. L’aula fu provvista di sofisticati sistemi di sicurezza, porte blindate e vetri antiproiettile per evitare attentati e fughe, mentre il soffitto fu costruito in modo che potesse resistere ad attacchi aerei. La Delegazione FAI di Palermo con questa apertura vuole fare in modo che non vengano dimenticate le persone che diedero la loro vita in nome della giustizia, della verità e della presenza viva dello Stato a tutela della comunità tutta.
ISTITUTO MAGISTRALE “REGINA MARGHERITA”: IL CHIOSTRO
L’Istituto Magistrale Regina Margherita nella sua sede storica del plesso centrale abbraccia tutta la parte dell’ex complesso monastico basiliano femminile del SS. Salvatore. La visita proposta durante le Giornate FAI consentirà al pubblico di osservare tracce di testimonianze di varie epoche all’interno del monastero. Esse sono ancora oggi presenti nelle aule, nei corridoi, nel cortile, nel bel giardino dove gli studenti trascorrono le loro giornate scolastiche, grazie all’interesse e alla passione dei docenti e dei Dirigenti del Liceo che hanno custodito e rivalutato l’intero complesso. Si potrà accedere al cortile cinquecentesco, all’antica cappella di epoca medievale, all’elegante presidenza dove sono custodite alcune testimonianze di epoca rinascimentale e barocca e alla terrazza del plesso dell’Origlione da cui si code una vista a tutto tondo sul centro città.
CARINI (PA)
VILLA BELVEDERE PRESSO CENTRO MASSIMILIANO KOLBE
Villa Belvedere si trova alle pendici del bosco di Monte Cerasia. La sua attuale conformazione fu voluta nel 1559 da Vincenzo II La Grua che ne fece non solo un’amena residenza di villeggiatura, ma anche una casina di caccia dove accogliere ospiti illustri. La visita darà la possibilità di esplorare un luogo che da oltre 50 anni, grazie all’opera del “Centro Kolbe” dell’OFM conventuali, è noto soprattutto per l’attività sociale, religiosa e culturale che offre al territorio. In occasione delle Giornate FAI i visitatori potranno anche godere delle suggestioni delle architetture cinquecentesche della Villareale, della foresteria, dell’osteria e del ninfeo del Belvedere.
CASTELBUONO (PA)
MATRICE VECCHIA
La Chiesa della Matrice Vecchia è dedicata a Maria Assunta. La sua costruzione risale al 1362, sotto il domino di Francesco II di Ventimiglia. Si pensa sia stata costruita sulle rovine di un tempio pagano. La tradizione vuole che anche il maestoso campanile, in stile romanico gotico, fosse stato costruito sui ruderi di una torre saracena. Il prospetto che si affaccia su Piazza Margherita è sormontato da una tipica merlatura di tipo ghibellino a coda di rondine, che si presume sia stata fatta realizzare dai Ventimiglia, signori di Castelbuono nella lotta tra guelfi e ghibellini, parteggiando per questi ultimi.
ISNELLO (PA)
CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO, CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Ad Isnello, piccolo borgo di pietra immerso nel Parco delle Madonie, si andrà alla scoperta di tre luoghi. La Chiesa di San Michele Arcangelo, dalla ricchissima e pregevole dotazione lignea, è un vero gioiello del barocco isnellese, la sua costruzione è da collocare nel XIII-XIV secolo. La Chiesa di Santa Maria Maggiore, di origine cinquecentesca, si caratterizza invece per un sagrato che si apre su una delle più suggestive vedute panoramiche sul borgo. Infine, il Museo “Trame di filo”, simbolo della maestria e della grande tradizione del borgo, che ancora oggi si rinnova con la realizzazione di un merletto ricamato in filo d’oro utilizzando tecniche antiche di ricamo.
Il Palazzo del Governo di Ragusa nasce quando la città divenne capoluogo di provincia (esattamente nel 1927). L’edificio, costruito tra il 1929 e il 1931, è stato progettato dall’Architetto Ugo Tarchi, professore di architettura presso l’Istituto Superiore di Belle Arti di Roma. Al Tarchi è affidata anche la direzione dei lavori, affiancato dall’ingegner Giuseppe Criscione fino al 1932 e successivamente dall’ingegner Francesco Modica. Nel 1923, fu l’artista romano Dulio Cambellotti ad accettare l’incarico di decorare i tre saloni principali.
PALAZZO VESCOVILE
Il Palazzo venne edificato alla fine del secolo XVIII dalla famiglia dei marchesi Schininà di Sant’Elia. Dal 1926 al 1935 fu sede della Prefettura della nuova Provincia di Ragusa e, nel 1949, la marchesa Carlotta Schininà ne cedette una parte al parroco della Chiesa di San Giovanni Battista, affinchè, con l’istituzione della Diocesi di Ragusa, divenisse sede del Vescovado, del Seminario e della Curia Diocesana; un’ala è ancora di proprietà della famiglia Schininà. In occasione delle Giornate FAI si visiterà l’appartamento del Vescovo con i suoi saloni e la cappella, la biblioteca con testi sacri antichi e il giardino e si racconterà al storia della nobildonna Schininà, donatrice del palazzo.
SIRACUSA
GRAND TOUR: NATURALIA ET MIRABILIA – WUNDERKAMMER SIRACUSANA Apertura legata al Grand Tour
Locali ex Biblioteca Comunale – ex Teatro Politeama Epicarmo
Il restauro dei locali che ospitavano l’ex Biblioteca Comunale e l’ex Teatro Politeama Epicarmo risale a pochi anni fa. I locali sono stati concessi dall’Amministrazione Comunale per un periodo alla scuola di teatro dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e oggi sono stati messi a disposizione per la realizzazione di una Wunderkammer, una “stanza delle meraviglie” siracusana. In origine questi ambienti erano annessi al Monastero del Ritiro e l’adiacente Teatro Politeama Epicarmo venne realizzato dove sorgeva lo splendido giardino del Monastero. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile ammirare, dopo decenni di oblio, una preziosa raccolta scientifica testimone di un’epoca passata. Reperti archeologici accostati ad animali impagliati, fossili, conchiglie, mostruosità della natura, gioielli, libri: tutto doveva affascinare e stupire il visitatore. I rari oggetti del più antico museo naturalistico aretuseo meta dei viaggiatori di un tempo, torneranno nuovamente a mostrarsi grazie a questo evento ideato per celebrare i 250 anni dalla prima edizione del libro “Viaggio in Sicilia e a Malta” di Patrick Brydone ,che inaugurò una nuova stagione del Grand Tour nel sud d’Italia.
GRAND TOUR: CHIESA DI SAN PIETRO Apertura legata al Grand Tour
La Basilica paleocristiana di San Pietro è l’unica chiesa in Ortigia che, nonostante le modifiche apportate nel corso dei secoli, conserva ancora in parte l’aspetto originario. Già nel XVI secolo Lucio Cristoforo Scobar nel suo libro De rebus praeclaris Syracusanis segnalava questa chiesa tra le prime edificate in Ortigia e volute dal Vescovo Germano nel IV secolo d.C. La prima data certa della sua esistenza è riferita all’anno 1308. La ricostruzione “estetica” dopo il terremoto del 1693 interessò anche questa chiesa, con la sovrapposizione sulle antiche mura di invasivi stucchi in stile barocco. Dopo cento anni di inutilizzo e recenti lavori di restauro, è stata restituita al culto ed è tornata essere sede della Parrocchia omonima.
TRAPANI
PALAZZO VESCOVILE, ARCHIVIO, CATTEDRALE SAN LORENZO
Il Palazzo Vescovile, l’Archivio storico diocesano e la Cattedrale San Lorenzo ricadono nell’interno del quartiere Palazzo, uno dei più antichi di Trapani. In occasione delle Giornate FAI si visiteranno le principali stanze del Palazzo Vescovile (il settecentesco Palazzo Papè), attiguo alla imponente Cattedrale di S. Lorenzo, e l’ala del vicino e coevo Palazzo Lombardo sede dell’Archivio storico diocesano, i cui documenti ci narrano la storia di tutte le famiglie trapanesi.
CALATAFIMI-SEGESTA (TP)
I viaggiatori del Grand Tour venivano perlopiù dall’Inghilterra, dalla Francia, dalla Germania. Per immortalare le tappe del viaggio, molti di loro affidavano la memoria del tour ai diari privati, quaderni che spesso al ritorno in patria venivano poi pubblicati e che oggi costituiscono alcuni dei più begli esempi di letteratura di viaggio. Tra le pagine di molti di questi libri si parla di Alcamo e del suo territorio, dove anche Goethe arrivò e soggiornò, passando proprio per questi vigneti.
GRAND TOUR: RACCONTO DIVINO- BAGLIO FLORIO Apertura legata al Grand Tour
Il grande Baglio Florio (di proprietà Adamo), voluto da Ignazio Florio senior e progettato da Giuseppe Damiani Almeyda nella seconda metà dell’Ottocento, si distingue per monumentalità ed è un esempio unico di archeologia industriale. Un grande snodo ferroviario devia all’interno del cortile dove un tempo entravano i vagoni per trasportare a Marsala il vino. Tutto all’interno del baglio è un manifesto di Casa Florio ed in primis i lavori in ghisa prodotti dalla fonderia Oretea di loro proprietà. È un bene normalmente non visitabile al pubblico in quanto proprietà privata. Il percorso di visita permetterà di vedere le strutture architettoniche con gli originali macchinari che servivano per la lavorazione del vino.
GRAND TOUR: RACCONTO DIVINO-TENUTE LOMBARDO Apertura legata al Grand Tour
Il caseggiato Lombardo (già Iamonte) venne edificato, nella parte costituente la cantina, nella seconda metà dell’Ottocento allo scopo di trasformare le uve prodotte nella proprietà del Cavaliere Iamonte. Nei primi anni del Novecento, di fianco alla parte nord della cantina venne realizzato il palazzetto e un attiguo magazzino, per accogliere la residenza estiva della famiglia del proprietario. E’ un bene normalmente chiuso al pubblico in quanto proprietà privata.
GRAND TOUR: RACCONTO DIVINO-TONNINO BAGLIO CEUSO Apertura legata al Grand Tour
La Cantina Tonnino Baglio Ceuso, un tempo della famiglia D’Angelo, risale alla seconda metà dell’Ottocento. Ha un’elegante facciata di gusto classico. Nei grandi magazzini vi è la modernissima cantina di famiglia dove vengono lavorate le uve prodotte dalle tenute Tonnino. E’ un bene normalmente non visitabile in quanto proprietà privata.
CASTELVETRANO (TP)
GRAND TOUR: CONVENTO DEI PADRI MINIMI SAN FRANCESCO DI PAOLA Apertura legata al Grand Tour
L’imponente edificio è ubicato in uno dei quartieri più antichi di Castelvetrano, San Leonardo, proprio nel cuore di quella che oggi è una delle piazze più vivaci della città. Il Convento è adiacente alla Chiesa di San Francesco di Paola; diventato di proprietà del Comune, venne adibito ad usi profani: caserma, teatro, scuola, ricovero di un gruppo di terremotati di Messina nel 1909, carcere e infine deposito, andando incontro a un inesorabile degrado e al crollo di alcune sue parti. Oggi tutto il complesso è stato restaurato per diventare un Centro polivalente.
MARSALA (TP)
GRAND TOUR: FOSSATO PUNICO E LA CITTà INESPUGNABILE Apertura legata al Grand Tour
La città punica di Lilibeo fu fondata dai Cartaginesi nel 396 a.C. dopo la distruzione della fenicia Mozia. Il luogo scelto era ubicato in corrispondenza di un basso promontorio che non aveva alcuna protezione naturale verso la terraferma e per sua difesa fu scavato un lungo, ampio e profondo fossato. Tra la fine del secolo XVII e gli inizi del secolo successivo il fossato era ancora in buona parte visibile; oggi si conserva solo l’angolo, costituito da due tratti cospicui, in corrispondenza del quale è situato il castello. Al di sotto del fossato passavano delle gallerie che consentivano agli assediati di sorprendere gli avversari alle spalle. Della “città inespugnabile” rimangono ancora visibili i Bastioni di San Francesco e di San Giacomo, quest’ultimo si può ammirare a ridosso del fossato e sarà oggetto della visita con accesso dalla via Giulio Anca Omodei.
GRAND TOUR: COMPLESSO MONUMENTALE DI SANTA MARIA DELLA GROTTA Apertura legata al Grand Tour
La vasta area di Santa Maria della Grotta vanta una storia millenaria e complessa. Nella prima fase destinata a necropoli, tra la fine del II e il III secolo d.C. fu utilizzata per la cavatura della pietra. In epoca paleocristiana, le latomie cessarono la loro attività e vennero adibite ad area cimiteriale. In seguito, l’area delle latomie fu destinata a un’abbazia di rito greco della regola di San Basilio e gli altari vennero decorati con affreschi che testimoniano i saldissimi legami con la cultura greco-bizantina. Nel 1550 Santa Maria della Grotta venne consegnata da Carlo V ai Gesuiti che nel 1712 affidarono all’architetto Giovanni Amico il progetto di rifacimento. Passata al Demanio nel 1866, la chiesa rimase aperta al culto fino al 1968.
Anche i Beni del FAI in Sicilia – il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento e il Giardino Pantesco Donnafugata sull’Isola di Pantelleria (TP) – partecipano alla grande festa delle Giornate di Primavera e saranno aperti eccezionalmente a contributo libero.
Le Giornate FAI di Primavera chiudono la Settimana Rai dedicata ai Beni Culturali in collaborazione con il FAI. Dal 20 al 26 marzo la Rai sarà nuovamente in prima linea a sostegno del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio artistico e paesaggistico. Come dichiara la Presidente Rai Marinella Soldi: “La Rai da oltre dieci anni è al fianco del Fondo per l’Ambiente Italiano per valorizzare e tutelare la bellezza del nostro patrimonio culturale e paesaggistico. Anche quest’anno – attraverso radio, televisione e RaiPlay – vogliamo sensibilizzare il pubblico supportando la campagna di raccolta fondi per i Beni del FAI, tra ville, castelli, boschi, abbazie e torri. Crediamo in un servizio pubblico che sappia raccontare l’arte e la storia del nostro Paese con passione e competenza”.
Rai è Main Media Partner del FAI per sensibilizzare tutti gli italiani alla cura e valorizzazione del nostro Paese e supporta in particolare le Giornate FAI di Primavera 2023, anche attraverso la raccolta fondi solidale autorizzata da Rai per la Sostenibilità – ESG e promossa sulle reti del servizio pubblico.
Elenco completo dei luoghi aperti in SICILIA e modalità di partecipazione all’evento su: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=SICILIA
IMPORTANTE: Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura, di Regione Siciliana, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI di Primavera concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.
Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso in questa occasione l’apertura di suoi beni.
Grazie alla Direzione centrale degli Affari dei Culti e l’amministrazione del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno per aver concesso l’apertura della Chiesa e Chiostro di Sant’Agostino a Palermo.
Grazie di cuore alla Rete dei Volontari del FAI: 131 Delegazioni, 107 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Un ringraziamento anche ai 15.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.