IN SICILIA IL 4% DELLA POPOLAZIONE HA RICEVUTO UNA DIAGNOSI DI TUMORE

Ha ufficialmente inizio il progetto ‘Percorso regionale per l’implementazione della medicina diprecisione nei territori italiani‘, creato dal gruppo Apmp- Associazioni Pazienti, insieme per il diritto alla Medicina Personalizzata in oncologia, con il supporto di Roche e Deloitte.
L’iniziativa prevede una serie di tavoli di confronto in sei regioni italiane ed è volta a favorire la connessione di stakeholder chiave, quali clinici, istituzioni regionali, management sanitario e referenti delle Associazioni di pazienti e delle Reti oncologiche regionali (ove presenti), al fine di fornire una fotografia della medicina di precisione nel nostro Paese e di co-creare proposte operative concrete persensibilizzare la corretta implementazione della medicina di precisione in oncologia sul territorio nazionale.
Il percorso è iniziato in regione Sicilia. Secondo il Dipartimento per le Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico della regione Sicilia, si stima che solo circa il 4% della popolazione siciliana abbia ricevuto una diagnosi di tumore. Tale numero è in costante aumento per molteplici fattori, tra cui la diffusione degli screening o di altre forme di diagnosi precoce di alcuni tumori (es. mammella, colon-retto ecc.), l’aumento della speranza di vita e i costanti miglioramenti negli anni di sopravvivenza dal momento della diagnosi.
In regione, poco più della metà, circa il 68%, dei 25 centri censiti dall’Aiom nel 2022, presenta dei laboratori di biologia molecolare diagnostica. Tra questi, solo alcuni risultano essere in possesso delle certificazioni di qualità per poter eseguire indagini di genetica oncologica condotte con metodologie disequenziamento massivo parallelo (Ngs, Next generation sequencing) sul territorio regionale.
Al primo tavolo di lavoro hanno partecipato il professor Vincenzo Adamo, coordinatore Rete Oncologica Siciliana (Re.O.S.) e Molecular Tumor Board regionale, la dottoressa Carmela Amato, referente Europa Donna Sicilia, il dottor Roberto Bordonaro, direttore Uoc Oncologia Medica, Arnas Garibaldi di Catania, la dottoressa Francesca Cacciola, referente F.A.V.O. Sicilia e il professor Alberto Firenze, direttore generale, Ao Papardo di Messina.
All’evento hanno inoltre preso parte il dottor Filippo Fraggetta, direttore Uoc Anatomia Patologica, Ao Gravina di Caltagirone e presidente Siapec-Iap, la dottoressa Loredana Pau, vicepresidente e coordinatrice Rete Associativa Europa Donna Italia, il professor Antonio Russo, direttore Uoc Oncologica Medica, Aoup P. Giaccone di Palermo, tesoriere nazionale Aiom, coordinatore comitato regionale Fondazione IncontraDonna e componente Advisory Board Salute Donna Onlus, la dottoressa Giuseppina Scandurra, direttore Uoc Oncologia Medica, Ao Cannizzaro di Catania e socio fondatore e consigliere Acto Sicilia e il professor Paolo Vigneri, responsabile Uoc Oncologia Universitaria, Humanitas Istituto Clinico Catanese di Catania.
“Stiamo assistendo nell’ultimo periodo- ha sottolineato il dottor Filippo Fraggetta, direttore Uoc Anatomia Patologica, Ao Gravina di Caltagirone e presidente Siapec-Iap- ad una rivoluzione molecolare e digitale e ci aspettiamo che nei prossimi anni la biologia molecolare, la genomica e l’intelligenza artificiale lavorino insieme per una medicina di precisione sempre più a portata del paziente”.
“Negli ultimi anni- ha aggiunto il professor Vincenzo Adamo, coordinatore della Rete Oncologica Siciliana (Re.O.S.) e del Molecular Tumor Board regionale- è cambiato molto il paradigma dell’atteggiamento verso il percorso diagnostico terapeutico del paziente, il quale è e deve essere al centro, circondato da diversi esperti, tra cui per esempio il genetista, il chirurgo, l’anatomo patologo e il radioterapista”.
“Per questo motivo- ha precisato- è di fondamentale importanza che dalla discussione multidisciplinare nasca, non solo un percorso di cura corretto, ma anche un piano terapeutico mirato e personalizzato”.
“Le associazioni dei pazienti sono ora più che mai al fianco dei clinici- ha affermato la dottoressa Giuseppina Scandurra, direttore Uoc Oncologia Medica, Ao Cannizzaro di Catania e socio fondatore e consigliere Acto Sicilia- e, insieme, dovranno collaborare con le istituzioni per ribadire fortemente quelle che sono le necessità ed i bisogni del paziente”.
“Per questa ragione- ha concluso- uno dei passaggi fondamentali è quello di creare una solida alleanza terapeutica tra le strutture sanitarie e il mondo delle associazioni pazienti affinché tutti i pazienti possano usufruire delle migliori opportunità terapeutiche”.

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