Stalli blu: il comune sbaglia e i cittadini pagano?

Si è svolto ieri sera, al Palazzo Cavarretta, una importante seduta del Consiglio Comunale. Naturalmente uno dei punti più interessanti riguardava le recenti modifiche agli stalli blu.
È stato finalmente svelato il numero esatto degli stalli a pagamento, che ammontano a 3.070 unità, a fronte dei 3.400 previsti dal contratto. Vi ricordiamo che nel Comune di Palermo il numero di stalli blu ammonta a 3.303, con la differenza che a Trapani gli abitanti sono circa 69 mila mentre nel capoluogo di Regione 678 mila.
Nel corso degli anni sono dunque spariti ben 330 stalli blu, questo perché sono stati rimossi quelli posizionati in zone che violano il codice della strada (dinnanzi a zone di rimozione forzata, in prossimità di incroci o di scivoli), quelli per dar spazio ad iniziative come il Car sharing, quelli di via Pepoli e della poco remunerativa via Livio Bassi.
Ieri, ad una interrogazione scritta del consigliere Domenico Ferrante, il sindaco Vito Damiano ha dichiarato di essere a conoscenza delle difficoltà degli abitanti del centro storico, i quali gli hanno ripetutamente espresso, sia verbalmente che per iscritto, il grande disagio provocato dalle nuove disposizioni che prevedono l’aumento della fascia oraria fino alle ore 24. Damiano ha inoltre ribadito che non ci saranno modifiche al nuovo piano di stalli blu, ma si sta cercando di trovare lo spazio per altri stalli gialli (meno di un mese fa ne sono stati tolti una decina dalla piazzetta di via Orfani ). Questo perché a fronte di un primo contratto con l’Aipa, che prevedeva 3.400 stalli a pagamento, il comune potrebbe risultare inadempiente.
Le ultime modifiche, di cui vi abbiamo già ampiamente parlato, sarebbero quindi frutto di un “compromesso” tra Aipa e amministrazione comunale per sopperire ai mancati introiti dei 330 stalli venuti meno nel tempo.
A questi numeri corrispondono realmente altrettanti stalli bianchi? Gli stalli bianchi che prevedono una sosta massima pari ad un’ora sono inclusi nel conto?
Mentre si cercano risposte ad una situazione i cui contorni vanno sempre più delineandosi, ci si accorge di alcuni particolari che all’apparenza possono sembrare banali, ma che costituiscono vere e proprie irregolarità. Ecco infatti quanto riportato nel cartellini gialli appesi nelle macchinette dove si effettuano i pagamenti per la sosta: “ Il periodo di tolleranza di 15 minuti dalle ore 20 alle ore 24 non sarà concesso/rilasciato”.

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Nei cartelloni ciò però non è specificato (e nemmeno nell’Ordinanza Sindacale). Dunque un cittadino che dopo le 20 posteggia in una di queste nuove zone serali e, guardando il cartellone decide di lasciare l’auto in sosta per 10 minuti, non passando quindi dall’apposita macchinetta, si ritroverà una multa sul parabrezza. La sanzione però, per ovvi motivi, è da considerare irregolare e dunque contestabile.
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Fabio Mazzonello

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