Trapani, presentato “Progetto Silver” per il reinserimento sociale dei migranti

Reintegrare i migranti, adulti e minori, vittime di traumi psicologici legati al viaggio o al contesto di partenza, questa la finalità del “Progetto Silver” (Soluzioni Innovative per la Vulnerabilità e il Reinserimento sociale dei migranti) presentato ieri dal prefetto Giuseppe Priolo, nell’ambito di una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, alla presenza delle locali autorità civili, religiose e militari, di Sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni Comunali nonché degli enti coinvolti nella gestione dei migranti.

Il Progetto, approvato nell’ambito del “Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020” che prevede un cofinanziamento comunitario e nazionale al 50% per un totale di 2.668.359,73 euro, ha come soggetto capofila l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani e coinvolge, oltre a 7 Aziende Sanitarie della Regione Sicilia, anche un network di 11 soggetti del privato sociale già operanti su tutto il territorio regionale. A questi si aggiunge il sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Assessorato Regionale della Salute e delle Prefetture della Sicilia.

Sottoscrizione protocolloNel suo saluto il Prefetto, dopo aver premesso il sostegno attivo da parte della Prefettura a siffatta iniziativa progettuale che costituisce un valore aggiunto per il territorio, si è soffermato sullo straordinario impegno di tutte le componenti della Protezione Civile, del volontariato e soprattutto delle Forze di Polizia, volto ad assicurare l’ottimale funzionamento del complesso sistema di accoglienza dei migranti in arrivo presso il Porto di Trapani con la prima assistenza e le connesse procedure di identificazione e foto-segnalamento sino alla successiva sistemazione nei centri presenti sul territorio.

In relazione a ciò ha, in particolare, evidenziato che, sin dai primi mesi del 2014, ininterrottamente, la provincia di Trapani ha assicurato ospitalità a un numero elevatissimo di migranti presso i numerosi Centri di Accoglienza Straordinari nonché presso i Centri SPRAR e le Comunità di alloggio per i minori raggiungendo la cifra eccezionale di 7 migranti ogni 1.000 abitanti, secondo un modello di accoglienza diffuso quasi anticipatorio di quello più recentemente adottato dal “Piano Nazionale di ripartizione richiedenti asilo e rifugiati” che mira ad una distribuzione di migranti più equilibrata e sostenibile dalle realtà locali.

Analogamente, l’Hot Spot di Trapani, per la tipologia innovativa e per l’efficacia operativa della gestione, è considerato modello di riferimento a livello nazionale ed europeo. Infatti, dalla data di attivazione sino al 31 dicembre 2016 sono globalmente transitati dall’Hot Spot n. 21314 migranti, provenienti sia dagli sbarchi avvenuti direttamente al Porto di Trapani (più di 15.000), sia da trasferimenti da altre province (circa 6.300).

Il Prefetto ha, infine, sottolineato come, in tale contesto, l’accoglienza straordinaria ai migranti si sia realizzata, sinora, senza alcuna rilevante tensione di carattere sociale, ovvero sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico.

Successivamente, il Sindaco del Comune di Trapani, Vito Damiano ha posto in risalto il significato della scelta di svolgere la presentazione del Progetto Silver presso il Centro Polifunzionale per l’integrazione degli immigrati, sito contrada Cipponeri, inaugurato lo scorso giugno in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, sito in un appezzamento di terreno confiscato alla criminalità organizzata e finanziato dal Programma Operativo Nazionale. All’interno del Centro si svolgono diverse attività didattico – formative che favoriscono l’integrazione degli immigrati presenti nel territorio della provincia.

Nell’occasione, il Sindaco, nell’evidenziare che il complesso è a servizio di tutti i Comuni del comprensorio, ha rivolto un forte invito a tutti i presenti ad intensificare le iniziative finalizzate ad agevolare i percorsi di integrazione e inclusione sociale nei confronti degli immigrati extracomunitari regolari.

Anche il direttore generale dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola ha sottolineatola valenza del progetto, che ha preso le prime mosse lo scorso ottobre presso l’Assessorato Regionale della Salute, e che testimonia l’impegno dell’Azienda nell’affrontare il fenomeno migratorio in maniera capillare su più fronti, da quello sanitario a quello psicologico, dal momento dello sbarco dei migranti in banchina sino all’eventuale ricovero in ospedale e all’utilizzo dei servizi territoriali di base.

Il responsabile del Progetto, Antonio Sparaco, ha illustrato le linee d’azione del programma, ormai passato alla sua fase esecutiva, sottolineando che tutti i partner pubblici e privati sono già all’opera per creare in ogni provincia le equipe multidisciplinari, le unità mobili di intervento e gli ambulatori dedicati dove verranno indirizzati i soggetti bisognosi di intervento secondo gli obiettivi specifici tracciati in dettaglio dal progetto.

Inoltre, il programma pone particolare attenzione alla formazione e al supporto degli operatori che si prendono cura dei soggetti immigrati.

Obiettivo finale è l’integrazione delle diverse agenzie del territorio e la creazione di buone prassi che consentano di rispondere alle problematiche emerse con il fenomeno immigratorio e di risolvere la difficile gestione dei soggetti vulnerabili ospitati nei centri, siano essi adulti che minori stranieri non accompagnati.

Il Vescovo Pietro Maria Fragnelli, nel lodare il valore innovativo del progetto, ha posto l’accento da un lato sull’aspetto umano delle sofferenze patite dai migranti dall’altro sulla debolezza della società che mostra difficoltà di comunicazione e interazione con essi. A tal riguardo ha sottolineato il bisogno di modificare l’approccio culturale che il territorio ha nei confronti degli immigrati per affrontare “l’altro” senza paura e far crescere il senso della comunità, anche attraverso la conoscenza delle loro fragilità.

Infine, nel corso della manifestazione il Prefetto Giuseppe Priolo e il Dr. Andrea Ciocca, in rappresentanza di “Medici Senza Frontiere”, hanno sottoscritto il rinnovo, fino al 31 dicembre 2017, di una Convenzione di collaborazione per progettualità a supporto delle attività concernenti la salute mentale della popolazione migrante ospite nei Centri di Accoglienza Straordinaria presenti nel territorio.

Infatti, già dall’aprile 2016, le equipe multidisciplinari di MSF, costituite da psicologi, assistenti sociali e mediatori culturali, conducono in 16 C.A.S. attività di supporto psicosociale, accogliendo i bisogni dei migranti, formando gli operatori sulle tematiche inerenti la migrazione e il sistema di accoglienza, ed inviando al servizio di psicoterapia transculturale i pazienti identificati nei CAS, in collaborazione con gli operatori dei servizi di salute mentale dell’ASP di Trapani.

Nell’ottica del rafforzamento delle misure di assistenza sanitaria a favore dei migranti richiedenti protezione internazionale, in collaborazione con l’ASP di Trapani che ha espresso piena condivisione per l’iniziativa, si è aggiunto nell’accordo, per il corrente anno, anche uno studio sulla prevalenza della parassitosi intestinale e urinaria tra i migranti ospitati nei CAS con la messa in atto, da parte di MSF, di tutte le risorse umane e finanziarie necessarie a condurre la ricerca.

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