Il Lungomare di Trapani, una risorsa sprecata?

Erbacce, aiuole piene di sabbia e cassonetti della spazzatura è questo l’indecoroso spettacolo che offre ultimamente il nostro lungomare. Ciò che per i nostri occhi è ormai una triste abitudine, come un albergo in stato di abbandono, l’isola ecologica, le case popolari, il cimitero ed il malandato polo universitario, agli occhi dei turisti è quanto di peggio possa trovarsi in un lungomare. Un po’ come è stato per molti trapanesi scoprire le “decorazioni natalizie” istallate in occasione del Natale scorso. C’è poco da dire se non che noi trapanesi ci siamo proprio impegnati nel rendere indimenticabile il nostro lungomare.
L’incompetenza ed il menefreghismo dei “piani alti” che negli anni hanno amministrato la città, ha poco per volta compromesso uno splendido litorale dal quale è possibile ammirare dei tramonti mozzafiato, una risorsa paesaggistica e turistica sprecata, buttata al vento.

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Se solo il nostro lungomare fosse curato con locali, passeggiate, lidi balneari, negozi e tutte quelle attenzioni che rendono un posto di mare una vera e propria miniera d’oro, la città assumerebbe un altro aspetto. Di passaggio sì, per andare alle Egadi, a San Vito, allo Zingaro, ma sicuramente molto più turistica ed affascinante, per chi, come un turista, ricerca emozioni forti ed uniche.
Perché ci sono città che riescono a rendere il loro lungomare affascinante e noi “ci diamo la zappa sui piedi”?

Fabio Mazzonello

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