Erice, la II Commissione Consiliare incontra la responsabile del “Registro Tumori”

La II Commissione Consiliare Permanente del Comune di Erice – composta dal presidente Antonino Ingrasciotta, Vincenzo Caico (vice presidente), e dai consiglieri Antonino Marino, Concetta Montalto e Diego Sugamele – presso gli uffici comunali di Rigaletta-Milo ha incontrato la dottoressa Giuseppa Candela, responsabile del “Registro Tumori” di Trapani.
L’incontro, rientra tra le iniziative che puntano al miglioramento della vita e, come in questo caso, delle attività di monitoraggio della malattia oncologica.
Nel corso del confronto, la dottoressa Candela, ha ben illustrato l’importante excursus del Registro Tumori di Trapani, istituito nel 2003 su sollecitazione della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Trapani, con finanziamento dell’ASL 9, e successivi finanziamenti regionali a partire dal 2005, per un importo di 150mila euro che con l’Organizzazione della Rete Regionale dei Registri Tumori nel 2009, con cui viene attribuito al Registro Tumori di Trapani anche quello della Provincia di Agrigento, si stabilizza in un importo annuale di 347mila euro.
Il Registro Tumori, secondo quanto illustrato dalla dottoressa Candela, fino al settembre 2014 ha potuto contare su altre tre figure professionali per il rilevamento e l’elaborazione dei dati; ha potuto rispettare ogni obiettivo fissato, portando così avanti con profitto la propria mission di monitoraggio della malattia oncologica. Inoltre, non va dimenticata la produzione dei dati di incidenza, di mortalità, di prevalenza e di sopravvivenza in merito al fenomeno oncologico e di sorveglianza degli screening oncologici nel territorio della Provincia di Trapani, utilizzabili per studi specifici clinici ed epidemiologici. Il tutto, in grado di offrire ulteriori ed importanti possibilità di prevenzione e diagnosi precoce, costituendo, per la comunicazione dei dati, un validissimo riferimento istituzionale per enti pubblici e privati.
Dal settembre 2014, purtroppo, il Registro Tumori, che può contare solo sulla dottoressa Candela e del supporto di una infermiera, non ha più la possibilità di rispettare in pieno la propria mission egli obiettivi preposti. Riscontrata la situazione di stallo, della quale non è responsabile la dottoressa, l’incontro si è concluso con la proposta della II Commissione di avviare un percorso di collaborazione tra il Comune e l’ASP “teso alla diffusione ed alla promozione della conoscenza delle malattie oncologiche e alla realizzazione di susseguenti interventi di socializzazione di necessarie misure di prevenzione in favore della cittadinanza”.
Ma torniamo alla situazione di impasse. Come è possibile ciò? A rispondere alla domanda c’ha pensato il presidente della Commissione, Antonino Ingrasciotta: «Non troviamo a tanto una risposta plausibile, considerato che i Registri Tumori godono di un finanziamento regionale annuale di 347mila euro e che l’Art. 27 della legge n. 5 del 14 aprile 2009, con la quale è stata istituita nel 2009, l’Organizzazione della Rete regionale dei Registri Tumori, stabilisce che le Aziende Sanitarie provinciali, da cui dipendono i Registri Tumori, sono tenute a garantire adeguate risorse umane e strumentali, tenendo conto delle figure professionali con esperienza specifica nel settore dell’epidemiologia e della registrazione dei tumori, e che al fine di non interrompere le attività dei Registri Tumori, le strutture sanitarie interessate sono autorizzate a prorogare i contratti del personale precario attualmente in servizio».
«Non ci rimane che contare e fare affidamento sul neo Assessore alla Salute, Baldo Gucciardi – ha proseguito Ingrasciotta –, personalità di esperienza tecnica, in quanto dirigente dell´Asp in aspettativa, che ha tra le sue principali prerogative quello di saper dialogare con la società e con le istituzioni, indispensabile per portare avanti qualsiasi riforma, le cui linee guida verranno approvate in settimana in commissione Salute, perché possa e voglia, finalmente, avviare le richieste e necessarie azioni utili al superamento di una gravissima e datata criticità, la mancata istituzione del Centro di Radioterapia presso l´Ospedale S. Antonio Abate in Erice. Una mancanza che da troppo tempo penalizza il contesto socio-sanitario del nostro Distretto sanitario, che costringe gli ammalati oncologici dei comuni ad esso appartenenti a sobbarcarsi il carico di pesantissimi viaggi presso le strutture sanitarie di Palermo e dintorni per sottoporsi alla necessaria terapia».

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