Rifiuti, spettacolo indecoroso per i turisti. Appello del sindaco alla città.

Il sindaco di Trapani, Vito Damiano, fa un appello alla cittadinanza per quanto riguarda la situazione dei rifiuti.
«Soprattutto nel periodo estivo – si legge nella nota –, in cui registriamo un significativo aumento dei flussi turistici a beneficio del territorio, è avvertita la necessità di osservare comportamenti civili affinché la Città non venga trasformata in una pattumiera.
Rivolgo l´invito ai miei concittadini a rispettare le regole del conferimento dei rifiuti domestici nei tempi e nei modi previsti utilizzando quanto più possibile i cassonetti e a provare a fare uno sforzo in più per raggiungerli, evitando così di abbandonare sacchetti di spazzatura sui marciapiedi, sulla strada o, peggio ancora, appesi alle pareti della abitazioni».
Infine l’annuncio di un innovativo modo per far fronte all’annoso problema, non senza riservare una frecciata ai detrattori: «Per chi ha maggiore dimestichezza con i moderni strumenti informatici e di comunicazione, intendiamo avviare un nuovo modo di affrontare il problema, che non sia quello inconcludente e fazioso della critica fine a se stessa che tanto e troppo spazio sta avendo sui social network».
L’appello è pubblicato integralmente, senza togliere una parola a quanto scritto dal sindaco, ma forse è esagerato estendere la critica a 360°. Le parole di alcuni saranno anche sterili e fuori luogo, ma sicuramente ci sono tantissime persone che segnalano solamente disagi veri che, spesso, non si possono esprimere col massimo della diplomazia. Problemi come quello dei rifiuti, infatti, esistono da troppo tempo, talvolta con l’impressione che non si faccia mai abbastanza. Vedere addetti alla pulizia delle strade incuranti di alcuni punti da ripulire e constatare l’eterna presenza di erbacce in zone frequentate – sempre le stesse e dove magari passano anche molti turisti – non incoraggia. Lì di chi è la colpa? Dovrebbero essere i cittadini ad appellarsi all’amministrazione comunale? No, nessuna colpa; nessun appello. Il copione si sa già, è sempre lo stesso. E i cittadini che denunciano certe situazioni vengono chiamati detrattori.