Alessandra Salerno e il suo autoharp regalano mille emozioni a Erice

È stata la voce “unica e quasi spirituale” di Alessandra Salerno accompagnata dal suo inseparabile “autoharp” a chiudere il cartellone di “VenusVinus Erice summer Music 2015”.
Variegato il repertorio presentato da Alessandra ieri sera, accompagnata alla chitarra dal maestro Lino Costa. Un repertorio che ha spaziato dal blues anni ´50 passando per il rock ´n´ roll fino ad arrivare al soul anni ´60, al folk e fino ai nostri giorni.
Brani reinterpretati dall’artista palermitana con il suo immancabile -autoharp (chiamato da lei il mio ). Da “il Cielo in una stanza” a “Diamante” brano quest’ultimo presentato a The Voice of Italy; da “Piovono ombrelli” a “Mai così lontani” fino a “People help the people”. Immancabile nei suoi concerti poi l’omaggio al maestro Kramer, due i brani in scaletta reinterpretati da Alessandra Salerno in modo divino come “Amore fermati”.
Tanto pubblico quello di ieri sera a rendere ancora più entusiasmante la serata. A colpire i tantissimi presenti, oltre alla voce “magica” di Alessandra Salerno, anche la solarità e spontaneità dell’artista che per le due ore di concerto ha scherzato continuamente dal palco. Complice anche il maestro Lino Costa, protagonista della serata con la sua chitarra.
Unica la “voce” e unico anche il “personaggio-artista” Salerno. La sua formazione di “fashion designer”, ha ancora fatto centro, sul palco di Erice, Alessandra si è infatti presentata indossando abiti disegnati da lei.
Tra le cover presentate anche l’indimenticabile “u pisci spada” di Modugno, proprio a sottolineare la parte folk e soprattutto a rimarcare il forte legame con la Sicilia, Alessandra è infatti di Palermo.
“L’essere siciliano è un valore aggiunto sempre – ammette Alessandra – ci arrangiamo, noi lottiamo fino alla fine, non ci arrendiamo mai, quindi in realtà dal non avere risorse nasce la volontà di crearsele”.

Si chiude dunque questa 1° edizione di “VenusVinus Erice summer Music 2015”. Un evento voluto dagli organizzatori, Anca Delia Moise per AkDM.it e dal direttore artistico, Angelo Spataro che hanno creduto in un “progetto”, quello di portare in una location importante, singolare ed esclusiva, come Erice, artisti diversi per genere musicale, ma tutti siciliani. Una scelta condivisa dal Comune di Erice e dalla FondazioneEriceArte che hanno patrocinato la manifestazione. Un ringraziamento anche alla cantina “12 Chiavi” di Paceco che simpaticamente ci è stata vicina per tutte le serate.
“Un progetto che ha visto il gradimento del pubblico presente ai concerti – dice Anca Delia Moise – e che per noi vale come miglior compenso per tutto il lavoro svolto sin qui. Un progetto che desideriamo ripetere il prossimo anno, con gli accorgimenti del caso, migliorato e perché no, ancor di più qualificato dalla presenza di altri straordinari artisti”.
“Ci siamo divertiti e crediamo di aver fatto divertire tante persone” – sottolinea invece il direttore artistico Angelo Spataro. – L’idea di fondo era quella di portare a Erice, approfittando di questa straordinaria location, artisti siciliani bravissimi, con una diversa formazione musicale, uniti però dall’amore per questa isola. Crediamo di essere riusciti a portare a compimento il progetto iniziale e questo ci fa ben sperare per il futuro. La nostra è una terra ricca di artisti, sappiamo che il “palco di Erice” è stato importante veicolo per far conoscere ancora di più attraverso la musica e le canzoni, la Sicilia e questo ci basta”.
Dal canto suo ancora una volta il Borgo medievale di Erice ha regalato la magia, la nebbia infatti è stata a volte quel “quid” in più, rendendo straordinaria la location dell’evento, inserita tra le Torri del Balio e il magnifico Castello di Venere.

Appuntamento alla prossima Estate!

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