A Marettimo è emergenza scuola

La scuola nelle piccole isole garantisce, oltre all’istruzione , la sopravvivenza delle comunità isolane. È il caso dell’isola di Marettimo ne dove i genitori sono stati sempre “battaglieri” affinché venisse garantito un corretto diritto all’istruzione evitando di anno in anno un inevitabile spopolamento. Anche quest’anno già dall’inizio della scuola, i genitori marettimari sono sul piede di guerra nel ribadire la richiesta di un minimo di diritto allo studio ritenendolo di prioritaria importanza per la sopravvivenza della comunità tutta.
Sull’isola si vive principalmente di turismo, di pesca, un po’ di forestale e nel periodo invernale la popolazione subisce inevitabilmente una notevole diminuzione.
Ma ancora oggi, i circa 350 abitanti invernali, voglio mantenere una propria identità e chiedono di poter vivere “dignitosamente” tutto l’anno a Marettimo.
La riduzione delle iscrizioni ogni anno causa la riduzione degli insegnanti con il conseguente formarsi di pluriclassi che comporta tutte quelle difficoltà che ne conseguono, compensate solamente dalla buona volontà e professionalità di pochissimi insegnanti che si fanno “in quattro” per svolgere il programma scolastico completo.
Diverse soluzione si prospettano ogni anno per ovviare a tale disagio e più o meno si è sempre arrivati a soluzioni “tampone” e dunque anche per l’anno in corso i genitori ritornano a chiedere maggiori attenzioni per la scuola di quest’isola. Una sola insegnante per una pluriclasse (dalla prima alla quarta) delle elementari ritengono sia insufficiente per garantire un corretto svolgimento del programma ed una equa istruzione per tutti i bambini di età diversa.
Allora ci si rivolge alle istituzioni, prima di dare il via a iniziative “più eclatanti”. In primis al Vice Sindaco del Comune di Favignana Vincenzo Bevilacqua, che è anche delegato sindaco di Marettimo. Il rappresentante dell’amministrazione egadina ha investito del caso la segreteria dell’on Davide Faraone , sottosegretario all’istruzione che subito si è attivato. Le notizie pare siano rassicuranti per i ragazzini di Marettimo, a breve si risolverà la questione. Entro novembre dicono. Ma i genitori avranno la pazienza di aspettare ancora un paio di mesi? Chissà se la soluzione la si può trovare nell’immediato attivandosi sia in provveditorato agli studi a Trapani o dall’Istituto Comprensivo di Favignana da cui Marettimo dipende?

Nel frattempo qualche mamma potrebbe decidere di trasferirsi con tutta la famiglia a Trapani e iscrivere i figli in una scuola di “terraferma” che garantisce migliori opportunità. Ma è questo il futuro che le istituzioni auspicano per una comunità che ancora “presidia” con tanti sacrifici l’isola in inverno e che sicuramente non vuole estinguersi?
I genitori sperano in soluzioni in tempi più celeri, almeno entro una settimana, e sollecitano anche leggi speciali per le scuole di tutte le piccole isole. Ma la “Buona Scuola” siamo pure noi di Marettimo? Si chiedono sulla più lontana delle Egadi.

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